Paesi Bassi al top della diffusione di dinamiche di trasporto intelligenti e, fin qui, niente di nuovo sotto al sole: adesso però, dopo anni di semina culturale, lo scambio intermodale basato sul bike sharing ha raggiunto punte del 50% in alcune regioni.

A capitanare questo trend è la città di Utrecht che, secondo il Knowledge Institute of Mobility Policy (KIMP), vede ben il 51% dei viaggi quotidiani compiuti entro il suo territorio in sella ad una bicicletta. Segue Amsterdam al 48%, con una politica vincente di parcheggi flottanti per favorire l’utilizzo della bici da parte dei turisti senza congestionare la disponibilità di stalli di parcheggio, già saturati dalle esigenze dei residenti.

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La capitale olandese detiene anche un altro record sensibile come quello del rapporto tra il numero di spostamenti urbani compiuti in bicicletta e quelli effettuati in auto, con i primi ad essere oltre il doppio dei secondi.

In Giugno una ricerca del KIMP ha dimostrato che entro i 7 chilometri e mezzo gli Olandesi preferiscono praticamente sempre pedalare, segno che la bicicletta è entrata nel sentire comune come una scelta naturale, se non addirittura ovvia.

Entro i 15 km, invece, sono un terzo del totale i viaggi che vengono comunque portati a termine con l’utilizzo della bicicletta, magari a pedalata assistita.

Quando si parla di biciclette elettriche, il mondo dei noleggiatori e venditori in terra d’Olanda sta registrando un incremento delle transazioni a favore di queste ultime: la domanda che sorge dunque spontanea è se gli Olandesi siano predisposti ad effettuare anche la maggior parte degli spostamenti nel raggio dei 15 km in bici e, a tal proposito, il governo sta investendo proprio nella costruzione di reti ciclabili di media e lunga gittata per favorire tale comportamento.

Altre città degne di nota per un comportamento bike friendly sono Den Haag, al terzo posto in graduatoria con il 38% degli spostamenti in bici e Rotterdam al 31%.