Quella tra New York e le e-bike illegali usate per consegnare cibo a domicilio sta diventando una vera e propria guerra; per il sindaco della Grande Mela, De Blasio, un incubo.
âLe ho viste andare contromano e ho visto a che velocitĂ possono arrivareâ ha affermato De Blasio in una recente conferenza nellâUpper West Side, facendo seguire a queste parole esasperate la decisione di conferire alla polizia di New York la facoltĂ non solo di multare i conducenti, non solo di confiscare loro lâe-bike ma anche di multare le societĂ per cui lavorano.
A partire da Gennaio 2018 gli agenti del NYPD potranno punire con 500$ di ammenda i ciclisti e con 100$ i loro datori di lavoro, che aumentano a 200$ in caso di recidivitĂ .
Tanta severitĂ nasce da un esigenza pratica: ad infastidire il primo cittadino della metropoli americana non sono le bici a pedalata assistita in sĂŠ ma lâutilizzo indiscriminato che ne fanno le societĂ di consegne.
Ă usanza diffusissima infatti che ristoranti e take-away recapitino pranzi e cene tramite fattorini in sella alle bici elettriche: un fenomeno che negli Ottanta e Novanta aveva dato i natali al movimento dei Bike Messengers ed alle gare clandestine sulle scatto fisso.
Adesso però il ricorso ad e-bike di tipo âfastâ, ossia in grado di raggiungere velocitĂ tranquillamente superiori ai 50 km/h (negli USA non esiste il distinguo europeo tra pedelec limitati a 25 km/h a pedalata assistita e ciclomotori), sta sfuggendo di mano.
Per risparmiare tempi e massimizzare guadagni, fattorini in fast e-bike si prendono rischi eccessivi, passando sopra a pedoni e codice della strada.
Per de Blasio è troppo: la NYPD ha confiscato giĂ 923 e-bike nel 2017, contro le 341 nello stesso arco di tempo del 2016. Ora potrĂ colpire nelle tasche anche che ne incentiva lâuso scorretto.