In cinquant’anni di esperienza nel mondo dei team ciclistici non aveva mai visto tanto interesse per una squadra ancora prima che inforcasse le bici: Eusebio Unzue è l’attuale manager del team spagnolo Movistar e ciò cui si riferisce è il primo team femminile che con questo nome correrà nel 2018.
La storia è semplice: il team Movistar è stato invitato attraverso una campagna istituzionale per favorire lo sport femminile in Spagna a formare una squadra di sole professioniste, obiettivo che è immediatamente piaciuto allo sponsor del team, Telefonica.
“Ci hanno chiesto di formare un team femminile e la verità è che inizialmente eravamo cauti, soprattutto per quel che riguarda l’approccio” ha confidato Unzue a CyclingNews. “Però l’idea ha riscosso un tale successo e coinvolgimento nel pubblico, ancora prima che venisse effettivamente messo in piedi, da stupirci. Non avevo mai visto tanto interesse in un progetto sportivo prima ancora che questo avesse inizio”.
Insomma, dalle parole di Unzue si intuisce che la materia dello sport – e del ciclismo, nella fattispecie – in rosa è ancora guardata di sottecchi dai grandi team, costretti poi a ricredersi davanti all’entusiasmo che la prospettiva di una ribalta per le atlete suscita nelle persone.
Il team Movistar donne vedrà definitivamente la luce agonistica nella stagione 2018: per il team navarro è la prima volta da quando venne fondato nel 1980 e, in Spagna, non è che la terza squadra professionistica femminile.
Movistar comunque, grazie all’appoggio dello sponsor Telefonica, ha fatto le cose al massimo – o, meglio, come andavano fatte – dando la stessa infrastruttura tecnica e logistica alle squadre maschile e femminile, il che si traduce in eguali mezzi e assistenza per tutti gli atleti.
Un buon presupposto perché il team femminile Movistar possa far crescere delle cicliste portandole a conquistare delle vittorie importanti che solo bene possono fare al movimento femminile nelle due ruote.