CCF2Massimo Boglia, volto di Bike Channel, è uno che di salite se ne intende. Gli organizzatori della Granfondo Colnago l’hanno invitato a provare le salite che fanno parte della granfondo che andrà in scena il prossimo maggio 2016, in particolar modo San Michele, presente in tutti e tre i percorsi (il corto 77 km, il medio 110 km e il lungo per i temerari 159 km). Questa l’intervista realizzata dall’ufficio stampa della stessa granfondo.

Ci interessa sapere come hai affrontato questa prestazione, considerata fattibile, ma con le sue insidie e le sue difficoltà.

Direi che il percorso è adatto anche a chi non macina tantissimi km durante l’anno, le altitudini non sono estreme. Il percorso è veloce, nervoso, con numerosi saliscendi. Suggerisco comunque massima prudenza, l’approccio deve essere sempre e comunque quello di divertirsi in compagnia, senza strafare, le energie vanno dosate con cura per essere in grado di portare a termine la competizione con soddisfazione e in sicurezza”.

Se parliamo di alimentazione, cosa rispondi?

“Dalla colazione all’inizio della gara, si sa, devono passare 3 ore circa, ma è essenziale alimentarsi anche durante la prestazione. Non digiunate, è un errore che può costare in termini di qualità e di resa fisica. Per la buona riuscita della prestazione vanno individuati i punti adatti per rifocillarsi, non di certo quando si deve affrontare una salita o i tratti tecnici più impegnativi.

Non dimenticatevi che ci sono i ristori (ogni salita ne ha uno ben fornito – San Michele – Salita delle Coste – Salita San Gallo). Bere acqua con o senza i sali a piccoli sorsi, quindi ogni 20 minuti circa masticare qualcosa e idratarsi possono essere una buona strategia per arrivare alla fine della competizione in ottima forma.”

Cosa non devono dimenticare gli atleti che parteciperanno a maggio alla Granfondo Colnago?

“Si entra nella griglia verso le 7 del mattino, l’escursione termica è un fattore da tenere in considerazione. Quindi bisogna vestirsi a strati, proteggere la muscolatura fredda e magari portarsi amici e sostenitori cui lasciare gambali e copribraccia al momento della partenza. Dovete rimanere caldi il più a lungo possibile”.

Parliamo della GRIGLIA FUN per tutti i cicloturisti che vogliono godersi una sana pedalata, lasciando da parte l’agonismo e la gara, quali consigli ti senti di dare?

“In generale per tutti quelli che fanno fatica o hanno qualche legittimo timore a pedalare in gruppo, suggerisco di non farsi problemi e mettersi a destra, far passare la moltitudine caotica e, dopo qualche chilometro, quando la situazione si delinea e si uniforma, individuare il proprio gruppo, nel quale si può pedalare in sintonia. Soprattutto durante le bellissime discese che troverete, non abbiate paura di andare piano, lasciate passare, godetevi la corsa, in fondo siete lì per divertirvi e questa è la cosa fondamentale.

Quando invece affronterete la salita di San Michele, ricordatevi che la prima parte è impegnativa, non partite a tutta birra, dosate le energie, gestitela quindi con un ritmo sostenibile. E’ essenziale arrivare integri, avete davanti un’intera giornata in sella per recuperare. Imparate ad ascoltare il vostro corpo, il battito del vostro cuore e godetevi l’esperienza, ve lo garantisco, è davvero straordinaria.

Fra paesaggi mozzafiato, in mezzo agli ulivi o alle viti, a fianco dell’incantevole Lago di Garda, pedalare in compagnia in mezzo alla natura è davvero qualcosa di indimenticabile, pane per i ricordi che non sbiadiscono mai.”

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