La ricerca applicata agli pneumatici è in costante evoluzione, soprattutto negli ultimi anni: dal classico tubolare, utilizzato quasi esclusivamente sulle biciclette da corsa o sport, si è passati al copertoncino e al tubeless. Al di là dei puntuali vantaggi e svantaggi dell’una o dell’altra tipologia, resta la necessità di gonfiare e controllare costantemente la pressione degli pneumatici e di provvedere alla manutenzione in caso di foratura, operazione particolarmente fastidiosa quando si è in giro in bicicletta. Eppure ci sono pneumatici che non necessitano di essere gonfiati, in quanto utilizzano una schiuma per garantire le funzionalità richieste. Questa tecnologia non ha avuto una diffusione di massa, a causa del costo elevato e della breve durata della sostanza all’interno dello pneumatico, nonostante l’indubbio vantaggio di non doversi più preoccupare di controllare la pressione o dell’eventualità di una foratura.

La Britek, azienda americana con sede in Colorado, è andata oltre ed ha sviluppato Energy Return Wheel (ERW), ossia uno pneumatico formato da due strati di gomma montati su aste in composito regolabili. Lo spazio tra i due strati non è riservato all’aria, ma bensì ad ospitare cuscinetti elastici.

L’intelaiatura interna realizzata da aste e cuscinetti consente un miglior comportamento a compressione: infatti la struttura reagisce alle vibrazioni e ai sobbalzi della strada liberando l’energia potenziale elastica sotto forma di momento in direzione del moto, ovvero di forza motrice (da qui il nome Energy Return).

Tale struttura consente, inoltre, di mantenere il battistrada costantemente a contatto con il fondo stradale, migliorando l’aderenza della ruota.

Sebbene non ci sia la pressione dell’aria da regolare, si può agire sulle aste per regolare la tensione della gomma ed aumentare o diminuire la rigidezza della ruota a seconda della strada percorsa o del comfort ricercato.

Il prototipo ERW è in fase di test su una ruota in carbonio da 29 pollici per mountain bike e Britek sta valutando la possibilità di installare una sottile membrana laterale per chiudere le aperture della struttura in modo da evitare che fango e sporco vengano trattenuti all’interno della ruota.