Che cosa è il magnesio
Sono pochi i materiali che riuniscono una serie di caratteristiche rilevanti per vasti settori manifatturieri, come il magnesio, metallo di uso strutturale più leggero in assoluto e, al tempo stesso, robusto e resistente.
Il magnesio infatti, con una densità di 1,74 g/cm3, è il 35% più leggero dell’alluminio ed il 20% più robusto, grazie alla sua elevata resistenza specifica.
Impietoso il confronto con l’acciaio che presenta una densità di 7,9 g/cm3, pesa cioè il 70% in più, ed è inoltre penalizzato anche sul piano della resistenza specifica (forza/peso specifico) e della rigidità specifica (rigidità/densità).
Il parallelo poi con la fibra di carbonio indica una sostanziale parità per quanto attiene la leggerezza e la resistenza meccanica ma offre risultati migliori per la capacità di smorzamento delle vibrazioni. Ed è questo un ulteriore punto di forza del magnesio particolarmente apprezzato in alcuni settori come quello dell’automotive, del motociclismo e della bicicletta.
A completare questo quadro di per sé positivo, il magnesio è presente in natura, in quantità tali da non destare preoccupazioni per il suo approvigionamento futuro, essendo l’ottavo elemento chimico per diffusione (si trova nel 2,7% della crosta terrestre) ed il terzo per abbondanza tra quelli disciolti nell’acqua dei mari.
Secondo la International Magnesium Association, il 73% del metallo si produce in Cina per essere poi lavorato in varie parti del mondo e, nel caso della sua estrazione dall’acqua, non sono necessari scavi ed il processo avviene con limitate, se non nulle, dispersioni di CO2 nell’aria.
Tutto ciò si accompagna a due fattori, strategici per gli operatori industriali: l’economicità della materia prima (un ventesimo della fibra di carbonio), e la completa riciclabilità, che consente di ottemperare ai regolamenti europei sui rifiuti della produzione industriale, con un impiego di energia per le operazioni di riciclaggio e fusione estremamente competitivo rispetto a quello di altri materiali metallici.
