Coinvolge tutto l’ecosistema delle associazioni pro-ciclo della capitale spagnola l’iniziativa lanciata dalla Coordinadora Ciclista de Madrid che vedrà riproporsi nei prossimi mesi la marcia ciclistica che ha animato la domenica appena passata.

Un elenco di oltre una trentina di associazioni ciclistiche urbane e non hanno preso parte alla prima di quelle che sono state definite con l’efficace neologismo spagnolo “Bicifestaciones”, un’occasione di promozione della bicicletta e di sensibilizzazione della città che la Coordinadora intende trasformare in un appuntamento fisso.

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Con itinerari che, di volta in volta, saranno disegnati da uno degli appartenenti al collettivo, i responsabili hanno presentato la prima marcia domenicale in bicicletta come un evento portavoce dei diritti dei ciclisti urbani.

Aria più pulita, meno traffico, più rispetto delle regole e maggiori spazi dedicati alla mobilità ciclistica sono le richieste finali, accompagnate, nella prima edizione tenutasi questa domenica, da un memento doveroso nei confronti di quanti hanno perso la vita o hanno riportato gravi lesioni in incidenti che li hanno coinvolti in sella alla propria bici.

In Spagna – come da noi – il tema è caldo, sia per le limitazioni imposte dal Codice della Strada iberico, sia per l’incultura di chi è al volante di automezzi vari.

Le città di Spagna e d’Europa tutta devono essere meno inquinate ma anche più sicure ed abitabili, tollerare la possibilità di morire andando in bicicletta è inammissibile.