Il LISER ha chiesto aiuto ai ciclisti per misurare i livelli di inquinamento atmosferico nel paese, custode suo malgrado di uno dei tassi di proprietà di auto più alti dell’UE e dove i trasporti rappresentano circa i due terzi delle emissioni di gas serra.

Credit Ph Claude Piscitelli

Un sistema di monitoraggio mobile 

Non solo per spostarsi, le biciclette che si muovono nelle città possono tornare utili anche come sistema di monitoraggio. Collegandole a speciali sensori i ciclisti saranno in grado di fare analizzare i loro viaggi tramite una dashboard online, consentendo così ai ricercatori dell’Istituto lussemburghese di ricerca socio-economica (LISER) di misurare la qualità dell’aria nel paese. Il governo ha intensificato i suoi sforzi negli ultimi anni per incoraggiare le persone ad abbandonare il volante e passare alla bici, distribuendo fino a 600 euro in sussidi per l’acquisto di e-bike. Tuttavia, secondo molti esperti sembra che il Lussemburgo continui a rimanere indietro rispetto ad altri paesi in tema di strutture ciclabili.

Il progetto di LISER 

Il nuovo progetto di LISER prevede uno studio della durata di sette giorni durante il mese di Novembre. Ai ciclisti partecipanti verrà mostrato come installare il sensore sulla bici e come utilizzare il cruscotto, potranno inoltre essere contattati per fornire interviste virtuali. L’idea ricorda molto da vicino quella di APPmosfera, un piccolo dispositivo da attaccare alla bici che, collegato allo smartphone, raccoglieva i dati relativi alla qualità dell’aria in cui circolava. Purtroppo APPmosfera non ha praticamente riscosso successo, speriamo che il progetto lussemburghese ne ottenga di più. Il tema della bicicletta non solo come mezzo di trasporto ritorna sempre più spesso (vedi prodotti quali Rolloe) e forse meriterebbe di essere affrontato con più attenzione.

Lo sviluppo del ciclismo in Lussemburgo 

Alcune città come Parigi e Bruxelles hanno sfruttato i blocchi della pandemia per aggiornare le loro strutture ciclistiche, fenomeno che a quanto pare non è avvenuto in Lussemburgo. “Il Lussemburgo è stato particolarmente resistente allo sviluppo delle infrastrutture ciclabili e la città è fortemente contraria a una politica che rimuove lo spazio auto“, ha dichiarato Cyrille Medard De Chardon, ricercatore per lo sviluppo urbano e la mobilità presso LISER, all’inizio di quest’anno al The Luxembourg Times. La metà di tutte le biciclette vendute in Europa sarà elettrica entro il 2025, ha dichiarato a luglio Claus Fleischer, amministratore delegato di uno dei maggiori fornitori europei di componenti per biciclette elettriche, Bosch eBike Systems. E’ bene prepararsi, forse più con normative ed idee piuttosto che infrastrutture, ma questo è un altro discorso.