La Federazione Medico Sportiva Italiana ha emanato un vademecum per evitare la diffusione del contagio da Coronavirus tra pro ed amaotori: rispettiamolo!

Massima allerta ma senza allarmismi

Non vogliamo sostituirci a medici specializzati in virologia o infettivologia, sia ben chiaro! Senza fare polemiche (non è il caso visto cosa stiamo vivendo di più serio in questi giorni) – come qualche “tuttologo” ha insinuato in riferimento al post uscito la scorsa settimana – vogliamo solamente ricordare ad amatori e professionisti che ci leggono alcune norme del buon senso. Tutto ciò per ribadire che, anche in tempi difficili di epidemia da Coronavirus Covid-19, fare sport fa bene alla testa e al corpo. I consigli che vogliamo dare sono rivolti a coloro che vogliono, ovviamente in uno stato di buona salute, continuare la propria attività sportiva mantenendo la massima allerta ma senza allarmismi. I suggerimenti valgono per tutte le circostanze e per ogni tipologia di sport, non solo per il ciclismo del quale noi ci occupiamo. Dalle gare (purtroppo solo quelle ancora autorizzate) all’allenamento, dagli spogliatoi dello stadio al campo di calcio o di rugby, dalla pista d’atletica, al velodromo, alla palestra o alla piscina, dalla strada alla montagna: vivete ma abbiate rispetto delle regole per evitare la diffusione del virus nel mondo dello sport.

Il vademecum 

  1. Non bere nella stessa bottiglia o bicchiere, nè in gara nè in allenamento. Utilizzare sempre bicchieri monouso o bottiglietta personalizzata. Non scambiare coi compagni altri oggetti come asciugamani o accappatoi.
  2. Non consumare cibo dentro gli spogliatoi.
  3. Riporre gli oggetti personali nelle proprie borse, evitando di lasciarli negli spogliatoi o in ceste comuni.
  4. Buttare immediatamente nella spazzatura apposita fazzoletti di carta o altro materiale che può essere usato (per esempio cerotti o bende).
  5. Lavarsi le mani accuratamente con acqua e sapone per almeno 20 secondi o utilizzando un disinfettante a base di alcol al 60%.
  6. Evitare di toccare il rubinetto prima e dopo essersi lavati le mani, ma utilizzare una salvietta monouso.
  7. Favorire la presenza negli spogliatoi ed in bagno di dispenser automatici con soluzioni detergenti.
  8. Non toccarsi naso, bocca ed occhi con mani non lavate.
  9. Arieggiare i locali il più possibile. Disinfettare spesso panche, sedie, rubinetti, maniglie, docce e servizi igienici con soluzioni disinfettanti a base di candeggina, cloro, solventi etanolo al 75%, acido paracetico e cloroformio.
  10. Se si svolge attività in vasca richiedere che venga costantemente monitorato il parametro chimico (cloro) e fisico (ph, temperatura).
  11. Gli atleti che presentano sintomi di infezione o febbre devono subito abbandonare il resto della squadra ed informare il responsabile medico. Egli provvederà a rivolgersi a seconda dei casi al 112 o al numero del Ministero della Salute 1500.
  12. Per chi non lo avesse ancora fatto si consiglia il vaccino contro l’influenza.
  13. Informare i compagni se ci sono stati eventuali contatti in prima persona, all’interno del proprio ambito familiare con persone delle zone a rischio o in quarantena.
  14. La visita medico-sportiva deve funzionare da strumento di screening per l’individuazione dei soggetti potenzialmente a rischio immunitario o con sintomatologia.
  15. In caso di raduni nazionali di atleti o di manifestazioni internazionali autorizzate è necessaria la presenza di un medico di federazione che possa valutare clinicamente – a livello preventivo – tutti i partecipanti, individuando eventuali i soggetti a rischio.

Fonte sito della Federazione Medico Sportiva Italiana

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