L’isola di Taiwan è distante da noi 9.663 km, ma è molto vicina perché ha creato nel tempo un cluster produttivo completo nel mercato della bicicletta, giocando un ruolo di rilievo nella supply chain globale. Importanti brand del ciclismo hanno sede a Taiwan, questo perché il comparto produttivo dell’isola è riuscito negli anni a posizionarsi nella fascia medio alta del mercato, puntando su qualità e design sofisticato per conquistare gli appassionati di tutto il mondo. Sull’isola sono presenti ben 820 aziende che producono biciclette, parti di biciclette, componenti e accessori che finiscono in tutto il mondo.
Per “toccare con mano” quanto affermato fino ad ora è sufficiente programmare la visita alla prossima edizione del Taipei Cycle Show 2019 dal 27 al 30 marzo, probabilmente una tra le più importanti manifestazioni di settore al mondo. L’edizione 2019 è stata presentata a Milano da Taitra (Taiwan External Trade Development Council), l’organizzazione semigovernativa per la promozione del commercio estero di Taiwan, in collaborazione con gli uffici Taiwan Trade Center di Monaco e di Milano. Gli organizzatori – ha dichiarato Christie Huang, direttrice del Taiwan Trade Center Milano – puntano a far crescere le opportunità di partnership con l’industria ciclistica taiwanese e quella italiana.
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Sono previsti 1.050 espositori provenienti da 35 Paesi. I temi dominanti saranno le e-bike e l’Internet delle Cose (IoT) applicato al mondo delle biciclette. Per questo Taipei Cycle 2019 inaugurerà nuovi padiglioni quali Light Electric Vehicles (LEV) & Electric Systems e lo Smart Cycling Pavilion, che proporranno batterie di durata ancora maggiore rispetto a quelle attuali e nuove tecnologie per le batterie che meglio si integrano con la tecnologia generale della bicicletta. Il salone si terrà contemporaneamente a TaiSPO (Taipei International Sporting Goods Show), dando vita alla più importante rassegna asiatica dedicata alle attrezzature sportive.
Taipei Cycle è cresciuta accompagnando l’evoluzione dell’industria globale della bici. Nata nel 1988, la manifestazione ha sempre offerto ai professionisti della bicicletta di diversi settori una piattaforma interattiva per entrare in contatto e condividere le proprie idee. Taiwan è protagonista del movimento di cooperazione tra diversi settori industriali che si sta affermando a livello globale. L’avanzato comparto ICT e AIoT (Artificial Intelligence + Internet of Things) taiwanese ha permesso a Taipei Cycle di abbracciare i trend tecnologici più interessanti e innovativi come l’IoT applicato all’industria del ciclo.
Durante la conferenza stampa di Milano il tema della e-bike è stato più volte sottolineato sia dagli organizzatori della fiera taiwanese sia da Piero Nigrelli, direttore del settore ciclo di Ancma, il quale ha presentato sinteticamente i dati di una indagine di mercato che l’associazione ha svolto sul possibile futuro del mercato della mobilità elettrica. È emerso un mercato potenziale di 3 milioni di mezzi nei prossimi cinque anni che rappresentano una cifra interessantissima per tutti i produttori di veicoli, in particolare per coloro che si occupano di e-bike.
Sempre dall’indagine Ancma esce un dato che va interpretato in maniera positiva: solo il 14% degli italiani interpellati conosce cos’è una e-bike, quindi esiste un enorme spazio di crescita sulla cultura della mobilità elettrica e sull’uso dell’e-bike. “Emerge l’ansia da ricarica – afferma Piero Nigrelli – ma si tratta di un falso problema, soprattutto per le biciclette elettriche, frutto della scarsa conoscenza del prodotto”.