Laka continua a proporre il suo duplice progetto di meccanismo assicurativo, questa volta stringendo una collaborazione con Decathlon.

Laka, la conoscete?

Della compagnia assicurativa Laka ne abbiamo parlato in diverse occasioni. Si tratta di un’azienda particolare che ribalta il classico meccanismo di insurance che tutti conosciamo. Normalmente, il singolo assicurato versa costantemente una quota a una compagnia affinché questa intervenga in caso di specifici avvenimenti. Con Laka, invece, il cliente non è più un singolo soggetto, ma un organismo composto da tante persone. Se una di queste dovesse avere bisogno gli altri assicurati interverrebbero con una quota proporzionale al valore della loro polizza, rimborsando così il malcapitato. 

Comprare l’assicurazione 

Laka propone anche un altro interessante sistema, sempre basato sulla collaborazione. Da circa un anno infatti nel Regno Unito e nei Paesi Bassi chi acquisterà una bici del marchio Knaap avrà inclusa un’assicurazione Laka contro terzi che comprende la copertura della batteria e la liquidazione dei danni. Con Decathlon (per adesso sono nei Paesi Bassi e in Belgio) è stata avviata una partnership simile che punta a far circolare i ciclisti con maggiore serenità. Il legante per questa collaborazione è rappresentato da AXA, l’azienda fornitrice del chip GPS nascosto nel telaio della bici che permette il collegamento con l’app smartphone. 

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image via laka.co/gb

La copertura 

Comprando su Decathlon una delle biciclette pensate per questa iniziativa si potrà scaricare l’applicazione dedicata che collega il veicolo allo smartphone e scegliere poi Laka come compagnia assicurativa. In caso di furto la funzione di localizzazione GPS AXA consentirà di rintracciare e recuperare la bicicletta tramite una società specializzata. In caso contrario, fornirà ai clienti una bici sostitutiva. La copertura non si applica solo ai furti ma anche alla perdita, ai danni, all’infortunio in caso di sinistro e agli atti vandalici. La formula assicurativa proposta da Laka potrebbe essere parte integrante di una strategia atta a diffondere l’uso della bicicletta aggirando il suo nemico principale: i furti.