Successi sull’asfalto delle gare e successi strategici stanno portando la Polonia ad assumere una posizione di sempre maggior peso nel panorama del ciclismo internazionale. La conferma è data dall’elezione di Agata Lang, vice direttrice generale del Tour de Pologne, a sua volta presieduto dal padre Czeslaw, a membro del consiglio direttivo dellUnion Européenne de Cyclisme (UEC).
Lo scorso 5 marzo a Bruxelles è stata riconfermata la nomina di David Lappartient alla presidenza e sono stati eletti a membri del direttivo Sahib Alakbarov (Azerbaijan), Henrik Jess Jensen (Danimarca), Martin Wolf (Germania), Alexander Gusyatnikov (Russia), Rocco Cattaneo (Svizzera), oltre alla già citata Lang.
Il trio composto da Lang, Cattaneo e Gusyatnikov ha poi ricevuto la nomine a vice presidente UEC, facendo così compiere alla polacca un doppio salto in avanti.
La Lang, che è cresciuta in Italia, sulle rive del Lago di Garda, ha vissuto una formazione personale intrisa con la storia stessa del ciclismo made in Varsavia, figlia del primo atleta dell’Est Europa a correre da professionista al di qua del muro di Berlino e nipote del pioniere Marian Wieckowski, tre volte campione nel Giro di Polonia.
Il padre Cselaw, partecipando alle Olimpiadi di Mosca 1980 e gareggiando con le livree di varie squadre al fianco di campioni quali Moser e Saronni non soltanto ha iniziato da atleta ad esportare oltre i confini patri il ciclismo polacco ma ha poi contribuito a consolidarne l’immagine e la sostanza presiedendo lo stesso Tour de Pologne.
La nomina della figlia Agata Lang è solo l’ultima tappa di un percorso che ha visto la competizione polacca guadagnarsi una notevole visibilità assurgendo a principale corsa dell’Est Europa, inserita per altro nell’UCI World Tour e negli ultimi anni rafforzato dall’affiancamento del TDP Women, la sua versione femminile, e dagli eventi per bambini ed amatori Nutella Mini TDP e Tour de Pologne Amatorow.
I risultati tangibili sono l’affermazione di alcuni nomi polacchi tra i corridori professionistici più in forma del momento, come Michal Kwiatkowski, vincitore sabato 4 marzo sugli sterrati della Strade Bianche, e Katarzyna Niewiadoma, seconda in campo femminile nella stessa competizione.
In particolare, Kwiatkowski e Rafal Majka sono figure emblematiche del fenomeno ciclistico polacco, fortissimo nelle gare di un giorno il primo come aveva già dimostrato al mondiale di Ponferrada e all’Amstel 2015, di caratura ormai olimpica il secondo, con tre tappe al Tour de France e due maglie a pois di miglior scalatore conquistate ed aggiunte al bronzo olimpico a Rio 2016, al terzo posto alla Vuelta nel 2015 e alla vittoria del Tour de Pologne nel 2014.
Senza dimenticare le donne, come Katarzyna Niewiadoma, seconda a Siena e già campionessa europea under23 nel 2015 e nel 2016, argento europeo tra gli élite sempre nel 2016, e Maja Wloszczowska, argento nella mtb xc alle Olimpiadi di Pechino 2008 e Rio 2016, nonché campionessa del mondo nel 2010.
La nomina della Lang porterà il ciclismo polacco ad avere un portavoce direttamente negli ambienti che contano, facendo presumere una crescita ancor maggiore del movimento sia agonistico che amatoriale.