In autunno c’è ancora tempo per affrontare qualche giro in Trentino, magari prestando attenzione al meteo e sfruttando le ore più calde della giornata.
Il Trentino, patria del cicloturismo
L’autunno è ancora un buon periodo per pedalare, su strada con bici da corsa oppurre nei boschi in mountain bike. Il clima diurno ancora gradevole – ne troppo freddo ne troppo caldo – e i colori tenui delle foglie possono fare da contorno a delle uscite in bici molto divertenti. Con l’abbigliamento giusto (consigliamo, soprattutto in questa stagione, di “vestirsi a cipolla” e di monitorare sempre qualche attendibile sito metereologico) si può andare ovunque, affrontare salite e discese in totale sicurezza ed il Trentino, qui proposto in tre diversi itinerari, offre veramente un’infinità di belle soluzioni e valide alternative.
Il giro della Val di Cembra
I km da percorrere sono 87 per circa 1.650 mt di dislivello. Si parte dal centro storico di Trento da quota 200, per salire progressivamente fino a quota 1.121 mt. Un itinerario che scalderà le gambe con i passaggi per la salita dei Campionissimi in località San Michele all’Adige – 450 mt di dislivello in 6,5 km – e la salita per Sover con un primo blocco di 3 km con pendenza media del 9%. Dalla vetta poi comincerà la lunga discesa di 25 km che riporterà in città e qui torneranno buone mantellina, guanti lunghi, gambali o ginocchiere per ripararsi dallo sbalzo termico e dall’aria.
Il giro della Mendola
Parte da Mezzocorona ed è un anello di circa 100 km per 1.700 mt di dislivello. I primi 50 km ci portano a scalare appunto la Mendola fino a quota 1.364 mt; dopo aver doppiato la salita di Denno, lunga circa 10 km con pendenza del 7,4% ed un picco del 15. Giunti in cima alla Mendola è meglio coprirsi per scendere velocemente nella Provincia di Bolzano per 20 km e qui s’imbocca la strada dei vini che riporta – senza ulteriori strappi – alla partenza di Mezzocorona.
Il giro della Val Rendena – Campiglio/Comano
Partenza da Pinzolo si segue verso sud il fiume Sarca in leggera discesa per dirigersi verso la prima salita – il passo Durone – media del 6%. Quindi si scende verso il passo Daone, la seconda scalata più impegnativa con media pendenza del 9,4% per 8 km. Allo scollinamento si prosegue per Spiazzo Rendena per risalire poi verso Pinzolo. Per dare giustizia alla bellezza della salita per Madonna di Campiglio, se non fosse troppo tardi e la luce diurna ancora lo permette, è possibile proseguire per altri 15 km con pendenza costante del 5,7 %. Questa salita a tornanti porterà a quota 1.682 mt di Campo Magno con un dislivello di poco più di 900 mt dai 774 di Pinzolo.
A questo punto, con la lunga discesa che bisognerà affronatare, è consigliato proteggersi dal freddo indossando l’abbigliamento adeguato. Ma la fatica – dopo 107 km e quasi 3.000 mt di dislivello, è finalmente terminata. Buone pedalate a tutti!
Fonte ENDU Mag