L’economia muove il mondo? Bene, parliamo di economia a proposito delle piste ciclabili. Queste infrastrutture sono in grado di aiutare la circolazione sia delle persone che del denaro, sopratutto a livello locale. Costruirle è quindi un gesto ecologico, ma anche utile commercialmente.

Piste ciclabili al centro del dibattito

In questi giorni nel mondo è in corso un vivace dibattito sulle piste ciclabili. Comincia ad essere davvero più chiaro quanto la bicicletta potrà essere utile durante la temporanea convivenza con il Covid-19. Le argomentazioni che pongono a favore di questo mezzo sono innumerevoli e ormai ben conosciute: un raro caso in cui si possono prendere tanti piccioni con una sola fava. Alcune decisioni a riguardo sono in procinto di essere messe nero su bianco, anche in Italia dove il Governo sembra aver finalmente preso maggiore consapevolezza delle potenzialità offerte dalla bicicletta. Tuttavia, come diceva Battisti, è meglio non farsi prendere da “facili entusiasmi”: purtroppo non conta solo affrontare un problema, bisogna anche vedere come viene affrontato

Non solo una questione ecologica 

Risolvere un problema in modo scorretto può rivelarsi controproducente. Ho sentito spesso annunci sensazionalistici di progetti per piste ciclabili; altrettanto spesso però ho visto concretizzarsi soluzioni sbrigative (quando le ho viste) che diventavano loro stesse un ulteriore problema aggiunto. Penso che questo atteggiamento sia in parte dovuto al fatto che queste infrastrutture hanno la nomea di non fornire vantaggi immediati di tipo economico e che perciò sembrino solo una gentile concessione per cocciuti ecologisti. Ma è davvero così? Le piste ciclabili non hanno alcun impatto sul piano economico? Se questo tema è l’ago della bilancia che fa muovere la politica (in modo corretto e non sbrigativo) allora è bene accantonare per un momento le argomentazioni su inquinamento ed ecologia per concentrarsi su di esso.

Verso una soft economy passando dalle bici

Come vedremo le piste ciclabili possono aiutare il commercio all’interno delle città, soprattutto in un momento così difficile. Bisogna però augurarsi che le cose cambino. Il paradigma economico in cui viviamo andrebbe rivisto: non è sostenibile e ciclicamente provoca terremoti che coinvolgono sempre più settori. Attualmente però ci troviamo in una situazione di emergenza che bisogna risolvere velocemente per evitare il crearsi di enormi problemi sociali. Uno dei rischi maggiori è che i meno posti disponibili nei servizi ne facciano alzare i prezzi per compensare le perdite, causando pericolose tensioni tra abbienti e non. La soluzione delle piste ciclabili si applica a questo momento critico, con la speranza però che diventi un primo passo verso una transizione non solo della mobilità ma dell’economia stessa.

 

Le paure dei commercianti

Di solito la prima preoccupazione che affligge un commerciante relativamente alle piste ciclabili riguarda i possibili effetti sul suo giro d’affari. Togliere corsie alle auto o toglierne una dedicata ai parcheggi davanti ai negozi può fare calare la clientela. È un timore lecito: gli automobilisti tendono ad avere più soldi rispetto a chi utilizza mezzi pubblici e mobilità dolce; hanno più spazio per gli acquisti e possono affrontare percorsi più lunghi per raggiungere il punto vendita. L’automatica equazione che viene quindi fatta è: meno auto, meno persone che vengono a comprare. Posto che muoversi in bici non è affatto sinonimo di povertà, da alcune ricerche effettuate sembra che tale equazione sia del tutto infondata.

Con le piste ciclabili circola l’economia

Un primo studio apparso su ScienceDaily ha analizzato il caso di 14 città statunitensi: è emerso che la costruzione di piste ciclabili ha avuto degli effetti positivi sull’economia urbana. La loro aggiunta ha favorito le imprese e l’occupazione nei settori della vendita al dettaglio e della ristorazione. Anche nei casi di rimozione di una corsia a motore per fare spazio ad una pista ciclabile le vendite di cibo non sono calate. Non solo. Secondo Fairfax Media le nuove corsie ciclabili costruite a Sydney hanno avuto un effetto positivo sui prezzi degli immobili adiacenti, aumentandone il valoreMa i dati più interessanti provengono da un’analisi condotta da CityLab: sono state analizzate città in tutto il mondo e si è giunti a conclusioni sempre molto simili tra loro. Sostituire i parcheggi su strada con una pista ciclabile nel peggiore dei casi non ha alcun impatto sul business locale: in tutti gli altri tendono invece ad aumentarlo positivamente.

Spende più un ciclista o un automobilista? 

CityLab ha analizzato alcune strade con piste ciclabili di diverse città, confrontando i dati relativi agli acquisti provenienti da varie forme di spostamento. Da Portland a New York, passando per Auckland, Dublino, San Francisco e molte altre città i risultati dello studio parlano chiaro: in media spende di più un ciclista rispetto ad un automobilista. I grafici possono aiutarci a visualizzare meglio i dati. 

 

 

Come si può notare la categoria di chi si sposta in bici è tra le prime posizioni in tutti e tre i casi. La frequenza gioca un ruolo importante: è vero che rispetto agli automobilisti chi va in bici spende meno durante un singolo giro di shopping, ma tende a fare più viaggi pompando così più denaro totale nell’economia. Inoltre per lui è molto più facile trovare parcheggio e spesso ha più soldi da spendere non avendo un mezzo costoso da mantenere.

Vediamo ad esempio che a Portland la forma di spostamento ciclistica tiene perfettamente testa a quella su quattro ruote, superandola quando si tratta di piccoli esercizi di ristorazione. A New York i ciclisti spendono in media circa $ 163 a settimana, rispetto ai $ 143 degli automobilisti. La spesa mensile di chi si muove in bici era quasi pari a quella degli automobilisti a Dublino (da 228 a 237 €), mentre a Davis, in California, la superava più del 20%.

Un’opportunità economica pronta a partire

Ovviamente ogni città è a se, ci sono tante variabili da considerare e da approfondire, ma queste ricerche sono molto importanti perché ci fanno rendere conto di come a volte le nostre convinzioni siano del tutto sbagliate. Una corretta impostazioni delle piste ciclabili fa bene all’economia, non il contrario. Oggi, che gli spostamenti sono diventati davvero molto complicati, puntare su di loro può non solo risolvere problemi legati al traffico e alla salute collettiva, ma anche alla circolazione dell’economia locale che altrimenti rischia di finire in ginocchio.

Puntare sulle piste ciclabili va però fatto in modo deciso. Soluzioni tiepide né carne né pesce sono rischiose: ci vorrebbe un progetto unitario che coinvolga più settori perché mai come oggi tutto è connesso. Nel bene e nel male.