Il “decalogo delle cattive abitudini” in bicicletta ci ricorda con delle semplici norme comportamentali quello che va e che non va fatto quando si pedala. In gioco c’è la nostra sicurezza e, a volte, addirittura la nostra vita…

Ai giorni nostri la bicicletta è entrata con prepotenza nella vita di milioni di utenti cambiando – sicuramente in meglio – il modo di muoversi sulle due ruote a pedali. Questo accade in città, in campagna, al mare o in montagna; per lavoro, per sport o nel tempo libero si ha sempre più voglia di evadere – ovviamente nel senso buono del termine – in modo sano ed ecologico. Fin qui potremmo anche essere tutti d’accordo: pedalare fa bene alla salute, apre la mente verso nuovi orizzonti, scarica lo stress della vita frenetica ma – per farlo bene – occorre adottare un rigoroso senso civico e una corretta informazione.

Quindi, fatte le dovute precisazioni, bisogna affermare che andare in bici può essere anche pericoloso se non si rispettano le regole del codice stradale, oppure se si adottano atteggiamenti che potrebbero danneggiare se stessi e gli altri.

Ma in buona sostanza, il ciclista, cosa deve evitare quando transita in mezzo al traffico e mantenere fede il più possibile ad una corretta educazione stradale?

I “dieci comandamenti”

1 – Pedaliamo a tempo di musica ascoltando le canzoni preferite con indosso le cuffie o gli auricolari.

Purtroppo, le cuffie nelle orecchie o l’auricolare del cellulare, sono fonti di distrazione e non consentono di sentire i rumori della strada (per esempio la sirena di un’ambulanza). Meglio non mettere nulla nelle orecchie e lasciarle libere.

2 – Non abbiamo a disposizione un adeguato sistema di illuminazione per rendersi visibili in strada e, di conseguenza, le automobili hanno difficoltà a vedere le biciclette che si muovono nel cuore della notte. Meglio quindi dotarsi dell’equipaggiamento obbligatorio dal Codice della Strada; esso prevede luci e catarifrangenti anteriori e posteriori, campanello e giubbino catarifrangente.

3 – Non indossiamo il casco.

Per la nostra sicurezza personale è importante indossare un casco della taglia giusta – anche se non obbligatorio dal Codice della Strada – e calzarlo correttamente per salvaguardarsi nel traffico cittadino.

4 – Facciamo zig – zag in mezzo alla strada, muovendoci con frequenti cambi di direzione.

Bisogna pedalare il più possibile sulla destra della carreggiata così da lasciare spazio alle auto che ci scorrono e passano accanto.

5 – Cambiamo strada o corsia senza preavviso.

Nessun automobilista potrà mai intuire in quale direzione il ciclista si muoverà o si sposterà sulla carreggiata. Una volta poi che si è decisa la strada da percorrere è importante comunicare in anticipo le proprie intenzioni sugli spostamenti; questa semplice operazione va fatta utilizzando il braccio ben teso come la freccia dell’automobile.

6 – Pedaliamo contromano o non rispettiamo il semaforo.

La segnaletica stradale che s’impara a scuola guida per conseguire la patente dell’auto, della moto o di un altro mezzo a motore vale anche per i ciclisti, e deve essere sempre rigorosamente rispettata.

7 – Scorrazziamo tra un pedone e l’altro sul marciapiede.

Purtroppo non tutte le arterie stradali sono dotate di corsie preferenziali per le biciclette e le piste ciclabili sono spesso insufficiente o, in alcuni casi, inesistenti. Da questo si evince come pedalare a tutta velocità sul marciapiede, rischiando di travolgere i pedoni, non è di certo un ottimo sistema per muoversi, ne in città ne in nessun altro luogo.

8 – Andiamo in due in bicicletta, portando anche i bambini piccoli.

Portare i figli in bicicletta è una scelta importante e di responsabilità. Proprio per questo motivo è fondamentale essere dotati di apposito seggiolino, perfettamente ancorato alla bici e in grado di tutelare la sicurezza del nostro piccolo passeggero.

9 – Manutenzione: freni e ruote; li controlliamo?

Per pedalare in totale sicurezza è necessario verificare e controllare sempre lo stato dei freni, dei pattini e delle ruote per evitare spiacevoli e pericolosi incidenti. E consigliato anche, periodicamente almeno un paio di volte all’anno, un tagliando del mezzo e la sostituzione delle parti meccaniche più soggette a usura (catena e pignoni in primis).

10 – Parcheggiare fuori dalle rastrelliere, in mezzo al marciapiede o davanti a un portone.

È sicuramente opportuno, prima di parcheggiare il nostro mezzo, assicurarsi che non sia d’intralcio in un’uscita o in uno spazio dedicato a persone disabili. Senso civico e rispetto per chi ha problemi di mobilità devono essere due punti fermi per nostra educazione stradale in bicicletta.