Ogni tipo di bicicletta ha il suo padre fondatore. Nella mountain bike sono abbastanza chiari, nella bicicletta da corsa di meno, sfumature che si perdono nel tempo. Le fisse-single speed vengono attribuite ai postini americani, quelli che si muovono in città evitando il traffico per fare consegne veloci. La moda farà riferimento a loro, ma a me piace pensare che il primo propugnatore di questo tipo di biciclette sia Henri Desgrange.
Lui è, era, un parigino d’altri tempi, nato più di due secoli fa ed è ricordato, solitamente, per l’idea formidabile del Tour de France. Non si era mai corso prima e chissà quanto si sarebbe dovuto aspettare senza di lui. Era stato un buon corridore su pista e un visionario in tempi in cui già pensare di pedalare era pionierismo. Buon corridore tanto da essere il primo annoverato come detentore del Record dell’Ora.
Ecco, lui aveva un’idea pulita della bicicletta e soprattutto della sfida in bicicletta, sarà stato l’amore per la pista. Roba di muscoli, altro che meccanica. La bici doveva essere al minimo indispensabile, e chi pensava di metterci su un cambio di velocità lo considerava praticamente un debosciato. La forza va dimostrata senza aiuti esterni. Un pensiero netto cui si sarebbe dovuto arrendere un po’ di anni più tardi, nel 1910. D’altra parte si parlava del Tour de France, mica della Milano Venezia.
Henri Desgrange, l’inventore della single speed. Suona pure bene.