All’inizio di marzo si trova il clima ideale ai bordi del Mar Morto in Israele per una delle più spettacolari granfondo estere.
La Granfondo Dead Sea si svolge in Israele ma il suo nome è fortemente ispirato al movimento cicloamatoriale italiano che è il faro per chi organizza eventi su strada di lunga distanza.
Il percorso è unico per un totale di 155 km, con un dislivello di 1.870 m. Si parte da Ein Bokek (a 427 m. sotto il livello del mare), un piacevole centro turistico con eleganti e moderni alberghi dotati di beauty farm e affacciato sulla distesa d’acqua salata.
I primi 50 km sono piatti e costeggiano il Mar Morto. Il panorama è suggestivo per il contrasto fra l’ampia superficie d’acqua e le basse montagne brulle che sorgono quasi dall’acqua.
Quando la strada si incunea verso l’interno si percorre un falso piano totalmente immerso nel deserto che porta verso una scura barriera di montagne. Si deve salire là per arrivare in cima allo Scorpion Pass attraverso una serie di numerosi e ripidissimi tornanti che ricordano lo Stelvio.
Il resto del percorso è un continuo alternarsi di salite e discese con cambi repentini di panorama. Si ritorna al punto di inizio attraverso una bellissima ampia strada da percorrere in discesa che permette di ammirare anche dall’alto il mar Morto.
Dopo tanto deserto e caldo si ha il piacevole effetto di tuffarsi in un’oasi. Il percorso è chiuso al traffico quasi per intero, ma la stretta strada è praticamente in disuso per la sua tortuosità.
Pedalare su un territorio così carico di storia offre sensazioni molto forti e l’esperienza umana sarebbe da privilegiare alla performance sportiva, nonostante gli evoluti ciclisti locali diano la stessa interpretazione semi agonistica che si può trovare alle competitive granfondo italiane. Prima o dopo le pedalate, sono immancabili i bagni nella tiepida acqua che, grazie alla sua concentrazione salina altissima, permette al corpo di galleggiare senza sforzo, sostenuto da una invisibile mano che non permette di affondare se non di pochi centimetri.
Un’altra esperienza immancabile, a pochi chilometri dalla città, è la visita alle rovine di Masada, un’antica fortezza in cima ad una montagna inespugnabile, uno dei luoghi più leggendari della storia d’Israele, ancora oggi pieno di significati patriottici. Il panorama è grandioso e le emozioni che si provano a scoprire la sua storia saranno un’ulteriore piacevole esperienza.
A meno di due ore d’auto un altro luogo carico di magia: Gerusalemme, mistica e affascinante, che almeno una volta nella vita andrebbe visitata. L’organizzazione offre pacchetti personalizzati per rendere ancora più gratificante la partecipazione alla Granfondo Dead Sea.
Info Italia: 336 557232 – www.granfondo-deadsea.co.il/en