Il 27 ottobre, siamo stati invitati da Vittoria a Lomazzo (CO) ed abbiamo avuto la possibilità di visitare il sito produttivo di Directa Plus – partner tecnologico dell’azienda bergamasca – che ha registrato il marchio G+, che definisce il Grafene privo di impurità usato da Vittoria per i suoi pneumatici e le sue ruote. Durante l’incontro, che ha coinvolto la stampa di tutta Europa, abbiamo avuto la possibilità di conoscere il processo dell’intera filiera produttiva protetta da molteplici brevetti e di conoscere i vantaggi apportati dal Grafene alle ruote e agli pneumatici Vittoria.
Vittoria e Directa Plus: il viaggio insieme
Directa Plus ha iniziato il proprio cammino nel 2005, periodo nel quale molte aziende si sono date battaglia a suon di brevetti per garantirsi un vantaggio competitivo rispetto ai competitor nello sviluppo del Grafene, materiale nano tecnologico di recente scoperta. Con una filosofia aziendale rivolta alla salvaguardia dell’ambiente, Directa Plus ha preso una direzione precisa, arrivando a produrre una forma di Grafene priva di impurità, chiamata pristine. I presidenti delle due aziende, Rudie Campagne di Vittoria e Giulio Cesareo di Directa Plus, si sono incontrati nel momento più propizio. Proprio quando il passo successivo nello sviluppo del Grafene sarebbe stata l’applicazione pratica. Ne è nata così una partnership per la produzione di ruote e pneumatici, questi ultimi prodotti nello stabilimento LTT6 di Vittoria Industries in Thailandia, il cui nuovo centro R&S di eccellenza tecnologica è stato inaugurato ai primi di gennaio 2013.
Visita in Directa Plus
La visita guidata ha chiarito sin dai primi passi che le strutture presso le quali Directa Plus opera sono all’avanguardia e ai massimi livelli tecnologici, utilizzando un processo produttivo particolarmente innovativo. L’ambiente che circonda la produzione è particolarmente pulito, chiaro e tutto è controllato nei minimi dettagli all’interno di un’area ad accesso limitato. L’azienda è molto orgogliosa di aver raggiunto il cosiddetto “impatto zero” del processo produttivo nei confronti dell’ambiente. Durante il percorso in azienda abbiamo seguito le fasi di preparazione e lavorazione della grafite naturale. Il risultato finale di questa lavorazione si presenta sotto diverse forme e dimensioni, che variano a seconda delle molteplici destinazioni d’uso.
Cos’è il Grafene e quali sono le sue proprietà
Il Grafene si ricava dalla grafite e si presenta come un singolo foglio di atomi di carbonio contenuti in una configurazione bidimensionale a nido d’ape. Ha straordinarie proprietà chimico-fisiche che lo rendono potenzialmente in grado di dar vita a nuove tecnologie in una vasta gamma di applicazioni.
Il Grafene è una tecnologia definita “abilitante”, che può essere inserita in moltissimi settori applicativi. Ciò significa che, sia come materiale a sé stante, sia in combinazione con altri prodotti/tecnologie già esistenti, il grafene offre agli utilizzatori finali di un dato prodotto, l’incremento di performance e di proprietà specifiche a prezzi economicamente sostenibili.
Le proprietà del Grafene includono: un’incredibile peso specifico per unità di superficie, circa 2630 mq per grammo, che facilita qualsiasi processo chimico; una resistenza meccanica circa 200 volte superiore a quella dell’acciaio; una conducibilità termica pari a più del doppio di quella del diamante; una densità pari alla metà di quella dell’alluminio; un’elasticità pari a 6 volte quella dell’acciaio.
Due delle tante particolarità del Grafene ci sono state documentate dai tecnici di Directa Plus, che hanno dimostrato materialmente l’incredibile proprietà di filtraggio e purificazione dell’acqua inquinata da idrocarburi e hanno proiettato un video che certificava la resistenza alla fiamma viva. L’applicazione del Grafene ai tessuti crea infatti una barriera all’ossigeno che rende gli indumenti completamente ignifughi.
Nel prossimo post parleremo delle applicazioni specifiche nelle ruote e nei pneumatici Vittoria.
Sono molto interessato al grafene e alle sue applicazioni in specialmodo. Nelle applicazioni per alte temperature, e’ possibile avere dei contatti con dei ricercatori? Grazie per la vs disponibilità . Renato Bosco