Exor Seeds crede nell’e-bike e insieme ad altri quattro finanziatori investe in Cowboy, una promettente bicicletta elettrica nata in Belgio. Applicare al ciclismo il know-how proveniente da una tradizione familiare nel settore automobilistico potrebbe avere effetti inediti sul mondo della mobilità.

John Elkann
via lamescolanza.com

Cowboy, una bici che attira 

Da parecchio tempo seguiamo gli sviluppi di una e-bike tra le più promettenti sul mercato in virtù del suo rapporto qualità/prezzo. A più riprese abbiamo parlato di Cowboy, una bici elettrica leggera, economica, essenziale, nata in Belgio ma che ha saputo espandersi in tutta Europa, riuscendo ad essere distribuita anche da Decathlon e Fnac. Non poteva passare inosservata, e infatti così non è stato. Proprio mentre stavamo per scrivere un aggiornamento relativamente ad un suo upgrade, Exor Seed (fondo di venture capital da 100 milioni per progetti innovativi, con a capo John Elkann), decide di investire proprio su Cowboy.

Nuova linfa al ciclismo.. soprattutto urbano

John Elkann, essendo un Agnelli, proviene dal mondo automobilistico. Ha fatto esperienza diretta nelle fabbriche prima di passare alla dirigenza ed ha quindi ben chiare dinamiche e gestione dei trasporti. Non deve perciò stupire il suo interesse nei confronti delle biciclette vista la crescita esponenziale che il settore sta avendo. Proprio qualche mese fa anche il Gruppo di distribuzione automobilistica Beerens ha avviato una partnership con un’azienda operante nel ciclismo e fin da subito non sembrava essere un fenomeno isolato e casuale. L’esperienza fornita da realtà legate al mondo automobilistico è interessante e potrebbe dare quella spinta che manca al ciclismo urbano, troppo ingabbiato dentro leggi che limitano le sue potenzialità. E forse sarà proprio puntando verso ritocchi normativi che questi big dei trasporti potrebbero cercare di aumentare le vendite di bici. Chissà..

Via repubblica.it

Investimenti importanti

Il produttore belga di e-bike Cowboy ha annunciato di aver ottenuto un investimento di 23 milioni di euro per intensificare la sua crescita in Europa. I fondi sono stati immessi da cinque grandi investitori tra cui Exor Seeds, Future Positive Capital e Index Ventures, non si sa in quali percentuali (anche se pare che gli Agnelli abbiano partecipato con la quota maggiore). Adrien Roose, uno dei tre co-fondatori di Cowboy, ritiene che la sua azienda trarrà enormi benefici da questo intervento economico, soprattutto in termini organizzativi e distributivi. Il know-how proveniente dal settore automobilistico potrebbe avere effetti inediti sul mondo della mobilità ciclistica per come lo conosciamo. 

Adrien Roose e gli altri membri fondatori di Cowboy

 

Una nuova mobilità è alle porte?

Una cosa è certa: investimenti di questo tipo non sono mai fatti a caso. Cowboy (che durante il Covid-19 ha triplicato le sue vendite) ha sicuramente saputo generare fiducia nell’attirare capitali, ma non sarà l’unica azienda operante nel ciclismo che verrà contattata da settori che teoricamente figurano come competitors. Non è in realtà questo il caso, essendo Exor Seeds un fondo investimenti rivolto a progetti innovativi in senso ampio: fa comunque un certo effetto vedere che un Agnelli punti sulle biciclette.  

Continuate a seguirci per aggiornamenti su questo fronte, perché sicuramente ce ne saranno.