Durante un’attività sportiva come il ciclismo è buona cosa programmare meticolosamente l’assimililazione di cibo ed integratori per evitare di trovarsi in crisi. Negli sport di resistenza la gestione dell’integrazione rappresenta un fattore particolarmente importante, fondamentale per garantire la tenuta delle energie nel tempo.

Diverse esigenze energetiche richiedono diverse forme di carburante

Team Beltrami SD Gel – PH Credit EthicSport

Nel corso delle attività di endurance (bici, nuoto, corsa) l’organismo utilizza diversi substrati energetici (carboidrati, grassi e in piccola parte proteine). Quando ci sottoponiamo a sforzi particolarmente lunghi è molto importante assicurare un apporto di nutrienti regolare; questo per non andare incontro a carenze energetiche che potrebbero generare l’insorgenza di un affaticamento precoce. Oggi sul mercato c’è la possibilità di scegliere tra numerose proposte; i nutrizionisti suggeriscono di orientarsi verso prodotti di qualità, tecnici e sicuri. Questo significa che devono essere pensati proprio per le esigenze degli sportivi, privilegiando la digeribilità e la praticità. Prodotti ben formulati possono dare un valido aiuto sia in allenamento che in gara, supportartando efficacemente le esigenze energetiche degli atleti.

Quando alimentarsi con prodotti solidi e quando preferire carboidrati liquidi?

  • Gli alimenti solidi, nella fattispecie parliamo delle barrette, richiedono tempi di assimilazione più lunghi rispetto ai liquidi (gel). Sono spesso utilizzate come razione d’attesa per “riempire il buco”, ovvero sono impiegate nella fase che precede l’inizio della performance o nella prima parte dell’allenamento. Va ricordatto che il consumo di barrette energetiche è consigliabile in attività minime di almeno 2/3 ore. Mangiare una barretta in un’uscita molto breve o a meno di un’ora dall’arrivo, è poco utile. L’effetto energetico reale rischia di arrivare quando siamo già sotto la doccia o davanti ad un piatto di pasta, perché hanno un tempo di digestione che va rispettato.
  • Le gelatine di frutta sono sensibilmente più semplici rispetto alle barrette e presentano meno difficoltà di masticazione e assimilazione. Per questo possono essere utilizzate anche per attività di più breve durata. Praticamente sono uno step intermedio tra una barretta e un gel energetico; soddisfano la voglia di mangiare e sono digeribili quasi come un gel.
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  • Se dobbiamo affrontare uscite medie o lunghe con tracciati impegnativi dovremmo sempre mettere come prima scelta i gel, ovvero liquidi energetici a rilascio progressivo.  Un prodotto molto tecnico ed evoluto che rilascia energia in modo frazionata e graduale.
  • Durante le ultime due ore di gara o allenamento l’assunzione regolare di miscele di carboidrati  garantisce un apporto costante di energia, molto veloce da assimilare e utile ad evitare crisi energetiche durante la prestazione sportiva.
  • Sul finale di gara, oppure quando ci troviamo ad affrontare un tratto particolarmente impegnativo del percorso, e la sensazione di stanchezza comincia a diventare preoccupante, è utile invece scegliere energetici con un effetto più immediato. Questi nascono proprio con l’obiettivo di evitare di andare in riserva all’ultimo momento. La loro risposta energetica è rapidissima, ma con una durata un po’ inferiore nel tempo.

Il mancato rispetto dei tempi minimi per la digestione è uno degli errori più gravi

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In alcuni casi, quando si vivono situazioni di forte agonismo, si tende a perdere un po’ di lucidità e questo può portare a dimenticare di alimentarsi o di integrarsi con il prodotto più opportuno e nel momento migliore. Errore molto grave! Anche il tratto di percorso nel quale scegliamo di alimentarci è fondamentale. Farlo in salita o quando si è particolarmente affaticati può diventare molto controproducente. È sempre opportuno scegliere di alimentarsi quando il nostro organismo “non è a tutta” dal punto di vista sportivo.

Ecco il nosto consiglio

Facciamo in modo di non assumere troppi prodotti in un breve intervallo di tempo. Frazioniamo le nostre strategie alimentari durante il percorso, imparando ad ascoltare le richieste del nostro organismo ed evitando l’assunzione nei tratti di gara più impegnativi.

Fonte EthicSport