Si chiama Mula ed è l’ultima nata in casa Fulgur. Una e-bike da enduro in assetto racing dalle prestazioni elevate grazie al motore Polini E-P3 MX di ultima generazione. Una bici destinata alle salite, ma soprattutto alle discese a tutta adrenalina.

Anche questo modello rispecchia in pieno la nomea del brand Fulgur ideato da Fulvio Canadelli: biciclette robuste, italiane, dal design accattivante e “tailor made”, per atleti e appassionati esperti.

Abbiamo testato Mula in maniera generosa in Val Malenco, lungo un percorso misto strada e sterrato, ma onestamente mai al limite delle sue potenzialità che ci sono sembrate notevoli.

Come si presenta

Vediamo subito un po’ di dettagli. Il telaio è un full carbon con batteria integrata come la maggior parte delle e-bike off-road “serie” (quello testato era una taglia M).
Si presenta con un angolo di apertura dello sterzo di 64 gradi per tutte e tre le taglie disponibili (S-M-L) e con un reach variabile secondo la taglia di 425, 450, 476 mm.

La forcella è una Öhlins RXF 36 M.2, mentre l’ammortizzatore posteriore, sempre Öhlins, è il modello TTX. Entrambi permettono set up precisi anche per chi è molto esigente.

Questa configurazione, unita all’assetto “ibrido” con ruota da 29” anteriore e 27,5” al posteriore, offre tanta manovrabilità in discesa ed un buon controllo in salita, anche nelle situazioni più impegnative. Trasmette, inoltre, una sensazione di posizionamento racing e una guida aggressiva grazie all’ampio manubrio.
La posizione corretta in sella alla Fulgur Mula si trova facilmente.

Un apprezzamento particolare va anche al set di ruote DRC Fulgur Factory Team che, insieme agli pneumatici ben tassellati Michelin, si è dimostrato assolutamente all’altezza nei tratti più sconnessi e impegnativi che abbiamo incontrato lungo il percorso.

Il cambio è lo Sram GX che non ha mai presentato problemi. Selezione dei rapporti regolare e meccanicamente robusto.

Infine, i freni: sono i Formula Cura con dischi Elvedes, potenti e ben modulabili nella frenata.

Il propulsore con effetto wow!!!

Il motore è la vera “chicca” di questa e-bike. Si tratta del Polini E-P3 MX. Un’evoluzione del precedente modello E-P3 ancora più potente, con coppia passata da 70 a 90 Nm, e più robusto con perno centrale da 144 mm.

Al di là di questi dettagli che possono interessare solo ai super tecnici, diciamo che grazie a questo propulsore Mula regala sensazioni con effetto wow!!!

Già, perché dei 5 livelli di assistenza che il motore fornisce, i primi tre sono molto simili a quelli di tutte le e-bike off-road presenti sul mercato, ma il quarto e quinto livello fanno letteralmente volare Mula sopra qualsiasi tipo di terreno.

Pur rimanendo all’interno dei termini di legge e gli standard europei per le bici elettriche, 250 W e 25 km/h di limite, sappiate che con il livello 5 di assistenza e una discreta gamba si riesce a pedalare a 25 km/h in salita su terreno sconnesso senza problemi. Provare per credere!!!

Il motore Polini consente di ottenere piena potenza in qualsiasi condizione ed è dotato di protezione termica nel caso la temperatura della batteria dovesse aumentare per eccessivo sforzo, ma ciò interviene solo se il sistema motore/batteria lavora in condizioni estreme per lunghi periodi di tempo. Non è stato il caso della nostra prova durante la quale abbiamo percorso 35 km, con un dislivello di 1.102 m in gran parte su strada sterrata di montagna.

Molto buona anche l’autonomia della batteria da 500 Wh, facilmente asportabile dal telaio con chiave di sicurezza. Migliorabile l’emissione sonora del motore elettrico, ma ampiamente tollerabile grazie alle prestazioni che vengono regalate a chi la utilizza.

Il dettaglio tecnico

Durante la nostra prova abbiamo notato una particolarità nell’utilizzo del cambio. Ad ogni passaggio da un rapporto e l’altro si percepisce per una frazione di secondo l’interruzione dell’assistenza del motore elettrico. Questo fenomeno si nota molto quando si è in spinta su salite impegnative, molto meno o quasi nullo se si pedala con elevata frequenza su terreni piani o regolari.

Abbiamo chiesto spiegazioni a Fulvio Canadelli, titolare di Fulgur, il quale ci ha spiegato che la bici in prova aveva in dotazione un dispositivo optional di protezione della trasmissione. In pratica, ad ogni cambiata il sistema stacca la corrente per 100 millisecondi dando modo alla catena di passare al nuovo rapporto senza sollecitare la trasmissione. Il tempo d’interruzione dell’assistenza può essere programmato via software.

Il display e l’unità di controllo del Polini sono pensati per essere montati sulla sinistra, con facile accesso a tutti i dati e selezione del livello di assistenza.

Fulgur Mula è piaciuta molto. Nel corso della prova ha trasmesso sensazioni notevoli, ma la crediamo una bicicletta impegnativa per i neofiti della e-bike da sterrato. Il mezzo è invece molto indicato per chi ha già tanta pratica di guida off road e vuole divertirsi.

Scheda tecnica Fulgur Mula
Telaio Full carbon monoscocca con tecnologia MSD, tubo sterzo conico, passaggi fili e tubi interno
Forcella Öhlins RXF 36 M.2 con escursione di 160 mm che arriva fino a 180 mm
Shock posteriore Öhlins TTX
Ruote Made in Fulgur assemblate a mano con cerchi RDC e pneumatici Michelin
Cambio SRAM GX con monocorona e cassetta da 11
Freni Formula Cura con dischi Elvedes
Reggisella Fox Transfer 150 mm o FSA Flowtron
Motore Polini E-P3 MX da 250 W
Coppia 90 Nm
Assistenza fino a 25 km/h
Batteria 500 Wh 13,8 Ah 36 V
Ricarica 4-5 ore
Peso 20,8 kg
Prezzo da 6.500 € a 8.900 € in base alla configurazione

1 COMMENTO

  1. Ottimo mezzo, davvero accattivante ma un motore con 90 Nm di coppia, richiede, almeno come optional, una batteria molto più capiente, non inferiore a 700 Wh.

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