Lo sapete che in Francia vi possono dare fino a 4000€ per acquistare una bici elettrica in cambio del vostro veicolo a motore? E anche se non rientrate tra i più fortunati, è comunque garantito un minimo di circa 1800€. Tutto merito del piano ciclistico approvato e attualmente in vigore.

 

Dal 3 al 9%

In Francia nel 2018 il 24% dei viaggi è stato effettuato a piedi, il 3% invece in bicicletta. Pur essendo una cifra degna di nota e riguardante il periodo pre-pandemico, i cugini d’oltralpe si sono messi in azione per aumentare questa percentuale fino a triplicarla entro il 2024. Vogliono farlo attraverso un Piano ciclistico ambizioso e ben strutturato presentato proprio il Settembre dello stesso anno. Questo vélo plan contiene diverse iniziative in corso e altrettanti spunti che potrebbero interessare anche altre nazioni. Uno su tutti quello riguardante gli incentivi per l’acquisto di nuove bici.

 

Il piano 

Il piano ciclistico francese in vigore è organizzato per dare spazio di approfondimento a diversi temi riguardanti il ciclismo. Si comincia con quello sullo sviluppo di infrastrutture dedicate e sul miglioramento della sicurezza stradale: qui troviamo linee guida relative a zone a traffico limitato e riduzione della velocità urbana, ma anche bandi e aiuti finanziari per progetti di sviluppo ciclistico. Si parla poi del tema riguardante i furti la cui strategia prevede la marchiatura del telaio (già in vigore dal 2021) e la creazione obbligatoria dal 2024 di parcheggi custoditi presso i nuovi edifici residenziali, le stazioni e gli snodi di interscambio. Ma come dicevamo il piano di incentivi è quello forse più interessante. Vediamolo meglio.

I due bonus

Lo Stato istituisce due aiuti per l’acquisto di una bicicletta, cumulabili tra loro: il bonus ecologico e il bonus di conversione.

Il bonus ecologico “e-bike” va da 200€ a un massimo di 400€. Il bonus ecologico “cargo-bike” arriva ad un massimo di 2.000 euro per l’acquisto di una cargo bike, di un rimorchio per bici elettriche, di una bici pieghevole o di una bici personalizzata per portatori di handicap.

Il bonus di conversione va invece da 1.500€ a un massimo di 3.000€. Viene concesso per l’acquisto di una pedelec nuova o usata, in cambio della rottamazione di un vecchio veicolo a motore. Sono ammissibili biciclette cargo, personalizzata, pieghevoli e rimorchi per biciclette elettriche. 

Nelle zone a basse emissioni, lo Stato riconosce inoltre un premio aggiuntivo con un tetto massimo di 1000€, rendendo così possibile arrivare fino a 4000€ di incentivi.

 

Per le aziende 

Sono previsti anche una serie di aiuti per le aziende che intendono investire nel ciclismo, ed è un aspetto del piano assolutamente tra i più invidiabili. I datori di lavoro del settore privato potranno usufruire fino a 600 euro annui per le spese di trasferta dei propri dipendenti nei viaggi casa-lavoro compiuti in bicicletta, in carpooling o utilizzando altri servizi di mobilità condivisa (veicoli in car sharing, veicoli free-floating, ecc.), un pacchetto esente da imposta sul reddito e contributi previdenziali. 

Inoltre è prevista una riduzione delle tasse per le aziende che mettono a disposizione dei propri dipendenti un parco biciclette destinato al pendolarismo casa-lavoro, la cui flotta di biciclette può essere acquistata o noleggiata dall’azienda stessa.

 

Le misure contenute nel piano francese sono serie e ben organizzate, è molto probabile che daranno nel breve periodo i loro frutti ma per il momento non possiamo fare altro che osservare con molta speranza e, diciamolo, con ammirazione.