In questi giorni EY, leader a livello internazionale nei servizi professionali quali la revisione e organizzazione contabile, l’assistenza fiscale e tutto ciò che è consulenza nel settore finanziario, ha presentato la prima parte di una ricerca con tema la mobilità sostenibile.

Perché una ricerca di questo tipo? I tempi cambiano e soprattutto noi che “pedaliamo” anche in eBike sappiamo come il mondo su 2 e 4 quattro ruote è in evoluzione, anzi come hanno detto in EY in rivoluzione

QUALCHE DATO
Oggi il settore dell’automotive vale 200 miliardi e rappresenta il 10% del PIL quindi un dato considerevole che si basa sul fatto che gli italiani usano e preferiscono l’auto, sono aperti alla sharing mobility (il 19 9,4% dei consumatori italiani ha usato almeno una volta il car sharing) e 1 su 2 vorrebbe un veicolo ibrido o elettrico.

Ormai il mezzo di trasporto è considerato un servizio e non più un possesso e quindi stiamo assistendo a una sorta di “rivoluzione” culturale che prima o poi coinvolgerà tutti noi.

LA RICERCA
EY ha realizzato una ricerca su un campione di 1.500 consumatori italiani evidenziando come gli italiani si spostano soprattutto per effettuare commissioni o altre attività extra professionali (60,2% – 89,3% nella fascia d’età sopra il 65 anni) e per andare al lavoro (58,8% – 81,2% nella fascia 25-44 anni). Gli spostamenti legati alla gestione del tempo libero riguardano il 49,5% degli italiani, con percentuali allineate in tutte le fasce d’età.
Modalità di spostamento
La preferita rimane la propria auto, sia per spostamenti professionali (73,3%) che non professionali (67,4%). Per spostarsi in città, molti italiani scelgono metro, tram e bus urbani (28,6% per spostamenti professionali, 34,6 per quelli non professionali), mentre per coprire le lunghe distanze non sembrano molto propensi ad utilizzare mezzi pubblici quali il treno ad alta velocità (4,6% per spostamenti professionali, solo l’1,8% per quelli non professionali) o i treni regionali (4,2% per spostamenti professionali, 9,1% per quelli non professionali). Ci sono però segnali di un cambio di mentalità, con il passaggio dal possesso all’utilizzo dell’auto: quasi il 2% degli italiani sceglie oggi il car sharing e il trend è destinato a crescere.

I tempi stanno cambiando ed è solo una questione di tempo come ha affermato Donato Iacovone, AD di EY in Italia e Managing Partner dell’area mediterranea: “Oggi, con la crescente urbanizzazione, l’aumento della mobilità nei centri urbani (in cui entro il 2050 vivrà oltre il’60% della popolazione mondiale, l’80 in Europa) e con l’avvento delle nuove tecnologie, il comparto dell’Automotive sta attraversando una rapida metamorfosi e i costruttori automobilistici e i player dei trasporti devono ripensare il loro modello di business per adattare l’offerta alle nuove esigenze di mobilità dei consumatori. Si calcola, ad esempio, che nel mondo entro il 2030 più del 35% dei km saranno percorsi su mezzi condivisi e nel 2025 il mercato dell’elettrico legato alla mobilità varrà 2,4 trilioni di dollari”.

Si calcola che per il 2018 nel mondo saranno investiti 21 miliardi di investimenti in start up che offrono servizi di mobilità.  “Si calcola che in Italia il mercato automotive esteso ai servizi di mobilità valga 200 miliardi di euro, di cui 91relativi al settore auto in senso stretto e il resto agli altri servizi di mobilità. Un valore che rappresenta oltre il 10% del PIL italiano. Si capisce quindi come la trasformazione in atto sia una straordinaria opportunità di crescita per il nostro Paese, che richiede la cooperazione di tutti i player, pubblici e privati” ha proseguito Iacovone.

Paolo Lobetti Bodoni, Med Automotive & Transportation Leader di EY ha dichiarato: “A fronte della crescente necessità di mobilità cittadina, in Italia l’espansione delle reti e dei servizi di trasporto in molti casi non è stata sviluppata alla stessa velocità. Se l’automobile privata è ancora il mezzo di trasporto preferito da oltre 2 italiani su 3, si sta affermando anche nel nostro Paese un’esigenza di mobilità alternativa, più sostenibile, sicura e ottimizzata in termini di tempo e occupazione dello spazio. Proprio per accelerare la creazione di un ecosistema integrato della mobilità e EY si è fatta promotrice dell’EY Mobility Think Thank a cui hanno aderito 35 CEO di aziende di player privati e pubblici, che si sono confrontati e hanno elaborato una serie di proposte per sviluppare la mobilità del futuro nel nostro Paese: la mobilità del possibile”.

PUBBLICAZIONE DEI RISULTATI 22 MAGGIO
I primi risultati del lavoro svolto dall’EY Mobility Think Tank e le proposte elaborate per facilitare la costruzione dell’ecosistema integrato della mobilità in Italia saranno presentate durante l’evento “La Mobilità del Possibile – proposte per l’Italia”, organizzato da EY il 22 maggio (9.30-13.30) a Milano, con il supporto del main partner Vodafone Automotive e del partner Samsung e il patrocinio dell’Agenzia per l’Italia Digitale.

All’evento, che si terrà presso lo Spazio Gadames 57, interverranno: Gabriele Benedetto, CEO Telepass; Luca Bianchi, Presidente ATM; Aldo Bisio, AD Vodafone Italia; Antonio Bosio, Product & Solutions Director Samsung Electronics Italia; Luciano Carbone, CCO SEA; Livia Cevolini, CEO Energica; Ilaria De Dominicis, Vice Presidente Strategic Planning e M&A Ferrovie dello Stato Italiane; Lorena Dellagiovanna, Country Manager Italy Hitachi; Ludovica Carla Ferrari, Assessora Attività Produttive, Turismo e Smart City Comune di Modena; Marco Granelli, Assessore a Mobilità e Ambiente Comune di Milano; Carlo Iacovini, Direttore

Marketing Local Motors; Pietro Innocenti, Managing Director Porsche Italia; Federico Izzo, Direttore Marketing BMW Italia; Giacomo Lovati, CEO Linear-gruppo Unipol; Gianni Martino, Amministratore Delegato Car2Go; Daniele Maver, Presidente Jaguar Land-Rover Italia; Alberto Piglia, Head of e-Mobility Enel X; Antonio Samaritani, Direttore Generale AgiD; Domenico Siniscalco, Italy Country Head Morgan Stanley; Ivan Vellucci, Direttore ND Mercedes.

 

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