Bicistafetta 2018: lungo l’AIDA per promuovere Bicitalia

Altro appuntamento fondamentale nel calendario della Federazione è, dal 22 al 28 settembre, la 18^ edizione di Bicistaffetta (www.bicistaffetta.it), l’iniziativa istituzionale FIAB nata per promuovere la realizzazione della rete ciclabile nazionale Bicitalia e per sensibilizzare localmente istituzioni e cittadini sui temi delle infrastrutture di rete e dei servizi per la mobilità ciclistica e per il cicloturismo.

Bicitalia è uno dei progetti “forti” di FIAB e poggia prevalentemente sulla viabilità minore esistente o potenziale e sul recupero di argini di fiumi, sedimi ferroviari dismessi, strade vicinali.

Attraverso Bicistaffetta, FIAB individua ogni anno un itinerario differente che viene percorso e mappato da una delegazione di circa settanta “ambasciatori del cicloturismo” che ne valuta gli aspetti tecnici e le valenze turistiche e culturali, promuovendo in diversi punti del tragitto incontri con gli amministratori locali per delineare lo stato dell’arte della ciclabile e parlare di future prospettive di sviluppo e investimento.

 

 

Per il 2018 Bicistaffetta, che si svolge sotto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, seguirà l’intero itinerario dell’AIDA – Alta Italia da Attraversare (ciclovia BI20 della rete Bicitalia – www.bicitalia.org/it/bicitalia/gli-itinerari-bicitalia/195-bi20-ciclovia-aida), che collega Susa a Trieste. Il complessivo tracciato di 900 km sarà percorso da due gruppi paralleli, uno in partenza da Susa e un altro da Trieste che convergeranno a metà strada (a Verona) nella giornata di venerdì 28 settembre.

La particolarità del progetto dell’AIDA è quella di volere collegare le città del nord Italia sfruttando per oltre il 50% itinerari già realizzati o in fase di progettazione (percorsi come la Francigena Valsusina, le ciclabili dei canali Cavour, Villoresi e Martesana, il percorso regionale l1 Garda-Venezia, la ciclovia del Sile e molte altre ciclovie nel Friuli Venezia Giulia), unendo i vari tracciati esistenti piuttosto che creare nuove infrastrutture.

 

 

 “Si tratta – spiega Antonio dalla Venezia, responsabile del progetto Bicitalia di FIAB – di una ricucitura del territorio per una sua fruizione lenta e consapevole tanto da parte degli abitanti quanto da parte dei cicloturisti. L’iniziativa prende forza dalla “tramatura” di varie reti minori locali che possono essere valorizzate per un progetto di respiro nazionale, diventando complementari rispetto all’attuale offerta territoriale. Altro pregio di AIDA, quello di richiedere investimenti limitati a fronte di una forte ricaduta sociale ed economica”.