Eurobike_2014_117 (2)Friedrichshafen – Inizia oggi a Friedrichshafen la fiera internazionale Eurobike dedicata all’industria della bicicletta (chiusura sabato 29 agosto). I primi tre giorni di fiera (dal 26 al 28 agosto) sarà riservata agli operatori del settore e alla stampa, mentre il 29 agosto le porte si apriranno anche al pubblico di appassionati. Si tratta sicuramente dell’appuntamento più importante per il mercato europeo e quello nel quale vengono presentate le innovazioni tecniche ritenute decisive per l’andamento commerciale. Un particolare focus della fiera tedesca riguarda le bici da corsa. Chi avrà la possibilità di dare uno sguardo alle novità presentate dai costruttori quest’anno vedrà che d’ora in poi sarà difficile usare in una sola frase le parole ‘bicicletta da corsa’ e ‘conservatore’.
Il mercato delle biciclette da corsa è da sempre stato innovatore e creativo. Tuttavia, le novità di questo segmento di mercato si limitavano fino a poco tempo fa alla diminuzione del peso del telaio senza ridurne la rigidità. Oggi l’industria della bicicletta da corsa è giunta ad un punto dove pare impossibile fare ancora dei grandi passi in termini di riduzione di peso. Le biciclette da corsa con peso inferiore o leggermente superiore ai sei chilogrammi, senza perdere di vista le caratteristiche quali la stabilità e la funzionalità, non rappresentano più una rarità sul mercato. In occasione dell’Eurobike, ad esempio, il costruttore taiwanese Merida presenterà il suo nuovo modello “Scultura 9000 LTD”, che sarà prodotto di serie (e fungerà da futuro attrezzo di gara dei professionisti della scuderia Lampre-Merida) e che non supera i 4,6 kg. Questo sviluppo porta delle volte anche a delle situazioni paradossali: poiché l’Unione Ciclistica internazionale stabilisce un peso minimo di 6,7 kg per le macchine da competizione, gli atleti si presentano alle gare con delle ‘zavorre’, ovvero dei pesi aggiunti alla bici per ottenere il peso stabilito.
Il raggiungimento del limite in termini di riduzione del peso porta a concentrarsi su altri dettagli per ottimizzare le biciclette da corsa. “Il 2016 si preannuncia particolarmente interessante per il settore della bicicletta da corsa. Il numero delle innovazioni è decisamente aumentato. L’avvio di questa tendenza si è avuto qualche anno fa con l’introduzione dei cambi elettrici, una vera e propria rivoluzione nel mondo delle biciclette da corsa. Da allora ci sono stati numerosi cambiamenti, anche radicali” commenta Jens Kloetzer, giornalista della rivista specialistica “Tour” ed esperto del settore tecnico.
Per la stagione 2016 si preannunciano tante nuove tecnologie come raramente è successo in passato. Il cambiamento più evidente è rappresentato dai freni a disco, che, secondo numerosi osservatori del mercato, potrebbero soppiantare in pochi anni i freni classici.
Una delle ragioni che fanno pensare a questo sviluppo è la costante riduzione del peso nel settore delle biciclette da corsa: da quando soprattutto i corridori professionisti, ma anche numerosi appassionati, utilizzano cerchi in carbonio, i freni classici diventano sempre più obsoleti. Soprattutto in caso di acqua, le superfici lisce dei cerchi in carbonio non permettono sempre di frenare con sicurezza. Con i freni a disco, invece, questo problema non si pone. Inoltre, le biciclette da corsa con freni a disco non sono più molto più pesanti dei modelli dello stesso tipoma dotati di freni classici. Il costruttore di biciclette da corsa del nord della Germania, Focus, è stato premiato di recente con un Eurobike Award per il modello 2016 “IzalcoMax Disc”, il cui peso complessivo, nonostante abbia i freni a disco e rinunci a untuning eccessivo, si ferma al limite previsto dall’UCI pari a 6,7 kg.
Ma le novità di carattere tecnologico non si fermano a questo. Una grande partita si gioca sulla misura degli pneumatici. La misura da 28 mm, pur non essendo il nuovo standard di spessore dei pneumatici nelle bici da corsa – che continueranno infatti a presentarsi per la maggior parte ancora con la misura (non certo sottile) da 25 mm – fa sì che giungano sul mercato numerosi telai e forcelle che offrono sufficiente spazio per montare anche pneumatici fino a 28 mm di spessore. Il motivo di questo sviluppo è dato dal fatto che il comfort non è più considerato un peccato. Mentre le differenze per quanto riguarda la resistenza al rotolamento tra pneumatici sottili e larghi non sono quasi degne di nota, il vantaggio in termini di comfort è significativo. Con le misure maggiori anche i nuovi sistemi tubeless potranno dimostrare i loro vantaggi.
Per chi è alla ricerca di pneumatici ancora più larghi, nel 2016 troverà ciò che cerca nel nuovo segmento delle gravel bike. Si tratta di un trend proveniente dagli Stati Uniti, dove numerosi ciclisti stanno riscoprendo le strade bianche come alternativa senza traffico alle highway. A prima vista, queste biciclette sono riconoscibili come bici da corsa, ma se le esaminiamo attentamente troviamo numerosi dettagli tipici delle mountain bike. “Attualmente stanno nascendo delle categorie di bici da corsa del tutto nuove e che fino a poco tempo fa non avremmo mai pensato potessero esistere..” afferma Jens Klötzer riguardo alle nuove possibilità all’interno di questa categoria.

Per ulteriori informazioni visitare il sito: www.eurobike-show.de.