L’articolo in questione, citando il “certo per l’incerto”, non vuole essere un trattato di economia e finanza, nemmeno vogliamo influenzare il lettore ad acquistare una sella anziché un’altra. Visto la nostra esperienza in materia ci sentiamo in dovere di riportare la testimonianza fatta sul campo e consigliamo, prima di scegliere istintivamente, di valutare con attenzione tutti i pro e i contro che un cambiamento di questo genere può dare.

Selle Italia Flite Gel Flow – PH Credit Roberto Zanetti

Mai lasciare “il certo per l’incerto”…

Al termine della stagione agonistica – non solo per i professionisti ma anche per gli amatori – è tempo di bilanci consuntivi, di come si è corso nei mesi precedenti e di cominciare, dopo un periodo di “stacco” dalla bici, a pensare già ai futuri impegni.
Fu così che circa un anno fa sulla bici ufficiale da gara decidemmo di apportare delle modifiche ai materiali e, di conseguenza, anche al posizionamento. Proprio in quel periodo ricevemmo una sella nuova completamente diversa da quella adottata con successo fino ad allora; esteticamente molto bella ma, a livello strutturale, design, ergonomia e materiali utilizzati, molto differente.
Il fascino di un nuovo componente e la curiosità di testare un prodotto ci ha convinto a perseguire una strada che, fin da subito, aveva destato qualche perplessità. Questo, col “senno di poi”, si è rivelato un errore dato che la sella in questione ci aveva provocato non pochi problemi posturali, sia in allenamento nella delicata fase di preparazione che nelle prime gare di inizio anno. Da qui la decisione di cambiare tutto e ritornare al recente passato, lasciando in disparte l’accattivante lato estetico del nuovo prodotto, badando maggiormente alla sostanza e all’affidabilità della sella precedente.

Rail TI 316 – PH Credit Roberto Zanetti

Abbiamo parlato di selle ma, in linea di massima, è un discorso applicabile a tutta la componentistica della bicicletta, telaio compreso. Certi cambiamenti vanno ponderati con calma e meglio se vengono fatti in modo graduale per non stravolgere la postura del ciclista. Il corpo ha bisogno di un periodo più o meno lungo di adattamento (dipende dal singolo individuo) ai nuovi materiali che però, a volte come nel nostro caso, possono risultare poco performanti e compromettere la resa.

Il classico che non tramonta mai

Per le regole deontologiche della nostra professione, ovviamente, e per rispetto nei confronti di quell’azienda non diremo a quale marchio o modello risaliva la sella incriminata. Invece ci sembra doveroso poter citare Selle Italia e, nello specifico, il modello Flite Gel Flow come la risoluzione di tutte le nostre problematiche. Già, perché quasi per incanto, una volta tornati alle origini e aver rimesso la sella di primo montaggio sulla nostra bicicletta, sono sparite tutte quelle sensazioni negative (formicolio, intorpidimento, rigidità, dermatite) che ci avevano tormentato per lungo tempo. Forse non sarà la più bella (può piacere o non piacere, è sempre molto soggettivo) e nemmeno la più leggera ma è la “nostra sella”; quella che rispecchia maggiormente la conformazione del nostro bacino, delle nostre ossa ischiatiche e della nostra seduta.

La comoda seduta della Flite Gel Flow – PH Credit Monica Anello

Per un ciclista che passa molte ore in bicicletta oltre alla performance c’è bisogno di comfort; per fare questo ci si deve affidare a prodotti mirati, all’accurata scelta della taglia e della forma, valutando anche quelle che sono le singole caratteristiche di pedalata. Nel mondo professionistico, tanto per far capire come sia delicato l’argomento, molti corridori trasportano il reggisella completo di sella da una bici all’altra per non alterare le misure, oppure mantengono fede a un prodotto specifico a cui sono affezionati e non riescono a privarsene nei diversi anni di attività.

Le linee di memoria che indicano al ciclista la posizione in sella – PH Credit Monica Anello

Selle Italia Flite Gel Flow
Trovare la sella ideale per le proprie caratteristiche di seduta e di pedalata non è cosa semplice. L’ideale sarebbe poter provare diversi modelli e diversi marchi, dopodiché ci vorrebbe il giusto tempo di adattamento al nuovo prodotto.

Lo speciale taglio anatomico Gel Flow abbinato con uno strato di gel assicura un eccellente comfort di seduta – PH Credit Roberto Zanetti

A parte questa precisazione Flite Gel Flow, grazie al flusso di gel dotato di un’imbottitura extra e da un design che riduce la pressione nell’area di tessuti molli, offre ottimi livelli di comfort e flessibilità durante la corsa su strada, sui fondi sconnessi (buche, pavé, strade bianche) e sullo sterrato.

La parte anteriore è caratterizzata da una funzione ammortizzante che assorbe le vibrazioni – PH Credit Roberto Zanetti

Tecnologie

TI 316 Rail: telaio con resistenza e durata aumentate fino al 25% e peso ridotto del 15% rispetto ai telai tradizionali, ø 7 mm
Gel Flow: lo speciale taglio anatomico Gel Flow abbinato con uno strato di gel assicura un eccellente comfort di seduta offrendo flessibilità nella parte centrale della sella e assorbendo tutte le vibrazioni della strada.
Active Suspension: la parte anteriore è caratterizzata da una funzione ammortizzante che assorbe le vibrazioni derivanti dalla strada assicurando un elevato comfort di seduta
Elastomer Suspension: inserimento di elastomeri su ciascun lato della sella per creare la sospensione nella parte posteriore
Extra Grip: superficie ad alto coefficiente di stabilità che assicura durante la corsa un elevato livello di aderenza alla sella.
Extra Padding: imbottitura maggiorata per assicurare un comfort di seduta prolungato nelle lunghe distanze e fornisce al corridore protezione dalle infiammazioni cutanee.

Dati tecnici:
– Cover: pelle pieno fiore
– Scafo: nylon e carbonio al 30%
– Telaio: TI 316 Rail
– Dimensioni: 146 mm x 290 mm
– Peso: 290 g
– Colore: nero (come modello in foto)
– Utilizzo: road/off road

selleitalia.com