Ogni anno l’EICMA è l’occasione per toccare con mano le novità nel mondo dell’E-Bike. Un evento che dà la possibilità di mettere in mostra sia i modelli aggiornati di marchi storici, sia nuovi brand che hanno deciso di investire nel settore delle due ruote. In particolare, vogliamo parlarvi di tre marchi italianissimi (Noko, Bikel, Vent) che hanno sviluppato diverse soluzioni per essere presenti sul mercato e per rendersi riconoscibili agli occhi dei consumatori.

Noko. “Racing components for everyday use”

Noko è un progetto nato nel 2020 e che vedrà la luce a febbraio 2022. Per riuscire a sviluppare una gamma prodotti (gravel e urban) in così poco tempo ha dovuto mettere insieme esperienza e coraggio.

In primo luogo, si tratta di un’azienda con alle spalle un leader nel mondo della componentistica auto, Trafime. Una società completamente italiana nata a metà degli anni ’60 e che oggi tocca 80mln di fatturato l’anno. Noko ha quindi un importante know-how in termini di esperienza e di struttura. A ciò si aggiungono standard qualitativi molto elevati perché si rifanno a quelli di Trafime per i componenti automotive.

Se dal punto di vista organizzativo e qualitativo potevano dirsi soddisfatti, la nuova sfida nel mondo delle e-bike richiedeva però un supporto specializzato nelle bici. Noko ha quindi scelto un partner di livello: Jans Martin. Produttore danese di bici elettriche che vanta in questo ambiente più di vent’anni d’esperienza.

Un progetto (quasi) impossibile

Tutte queste competenze riunite insieme hanno conferito a Noko gli ingredienti necessari per immettersi nel mercato, a ciò ha poi aggiunto il design italiano e componenti top di gamma. Sì, perché anche i componenti sono scelti con cura. La partnership con FSA ha garantito motori, freni, reggisella, manubri e relativi attacchi, a ciò si aggiungono ruote Vision e selle Prologo. Una bici studiata in ogni singolo dettaglio e che, almeno sulla carta, promette tanto.

Quella di Noko è una proposta prevalentemente pensata per l’urban che pone come elemento distintivo l’innovazione e il Made in Italy. Per quanto riguarda i telai hanno scelto di realizzarli tutti in Italia in modo da evitare possibili ritardi nelle consegne e per garantire un prodotto davvero italiano.

Il risultato di questo sforzo sono tre modelli: due a cinghia pensati per la città e una mid gravel a catena. Non si può definire una gravel al 100% perché il telaio è lo stesso per tutti i modelli. La differenza con le urban è data dalla configurazione: coperture Vittoria da 38; manubrio da gravel; sella Prologo più aggressiva.

Bikel – contaminazioni innovative per nuove e-bike

Bikel, brand trevigiano produttore di e-bike Made in Italy, ha oggi un duplice obiettivo, da un lato sviluppare una gamma il più completa possibile, e dall’altro dare una connotazione personale alle bici prodotte.

In particolare, la loro Full (MTB biammortizzata) va contro tutti gli stereotipi adesso in circolazione. Il tentativo è quello di contaminare la bici con altri componenti derivanti da motocross o BMX per renderle più particolari.

Il grande volume di bici oggi in circolazione non dà la possibilità a piccoli produttori di avere un proprio modello, per questo Bikel ha deciso di personalizzare le bici che produce. Per la Full hanno scelto di fare sullo stesso telaio due configurazioni che portano a distinguere due assetti: la Boost e la Rock. La differenza fondamentale è la sospensione, sulla Boost è di 130 mm, mentre la Rock si muove invece sui 165mm.

La particolarità su cui hanno lavorato è la distribuzione delle masse il più in basso possibile. Come? Applicando fazzoletti che possano abbassare l’angolo di incidenza tra motore e batteria e l’applicazione di un sistema a quadrilateri per quanto riguarda la sospensione.

Un aspetto innovativo di questa bici è la trazione aggiuntiva in salita sviluppata dalle sospensioni. Un plus di tiro catena utile per lo scavalcamento di un ostacolo e per rendere la bici stabile anche nelle salite più impegnative a prescindere dal livello di spinta selezionato del motore.

e-bike

Vent – La prima gravel e-bike biammortizzata

e-bike

Vent non può vantare radici profonde nella storia della bici, ma ha acquisito le conoscenze e il patrimonio tecnico di MOTO SPA. Negli ultimi anni Vent ha deciso di fondere le competenze motociclistiche che la caratterizzano, con uno slancio rivolto alla sostenibilità per produrre una nuova linea di e-bike. All’EICMA presentano la prima gravel biammortizzata al mondo. Una bici equipaggiata con il sistema TST brevettato da loro come ammortizzatore posteriore.

Vent inoltre assicura i suoi clienti registrando ogni bici su una blockchain digitale. Ogni telaio ha un numero seriale che viene schedato insieme al nome del proprietario, quindi, come con le moto e le auto, ogni bici realizzata è rintracciabile.

Cosa aspettarsi in futuro per le e-bike?

EICMA Milano 2021 ha mostrato che la moderna tendenza del mercato verso i modelli gravel non è una bolla di questi anni, ma un trend in crescita. Sempre più gente passa, e passerà, dalla bdc alla gravel per le condizioni del traffico cittadino. La gravel sarà utilizzata in città, per viaggi su lunghe distanze e su leggeri fuori strada.

Nel prossimo futuro il mondo delle bici potrebbe affrontare cambiamenti tali da stravolgere l’odierna concezione della mobilità su ruote. Quello che è certo è che l’EICMA  ogni anno è in grado di mettere in mostra le più importanti innovazioni in atto, rappresenta quindi il trampolino di lancio per il cambiamento che tutti gli amanti della bici si attendono.