Cosa è l’economia circolare e come funziona
La definizione universalmente riconosciuta si deve ad una importante fondazione britannica, Ellen MacArthur Foundation, secondo cui l’economia circolare
L’economia circolare pertanto si contrappone a quella lineare, che costituisce il modello economico sino ad oggi largamente utilizzato e basato sulla ripetizione continua dello schema classico che descrive il ciclo di prodotto dalla materia prima al rifiuto, passando per produzione e consumo, con poca attenzione alla riduzione degli sprechi ed alla disponibilità delle risorse.
La transizione verso l’approccio circolare avviene invece all’insegna del principio dell’efficienza e richiede grande sensibilità a cogliere le opportunità che si presentano nelle diverse fasi del ciclo di vita, in modo che si instauri un circolo virtuoso nel quale nessuna risorsa viene sprecata.
Necessariamente ciò presuppone un radicale cambiamento di visione sin dalla progettazione del prodotto che dovrà rispondere a criteri di ecodesign in grado di prevederne anche il riciclo o il riutilizzo delle singole parti, la modularità per la sostituzione di alcune componenti e l’impiego privilegiato di fonti rinnovabili a basso o nullo impatto ambientale.
Essenziale risulta pertanto il coinvolgimento dell’intera filiera che costituisce il ciclo produttivo, chiamata anch’essa a rispondere a scelte di efficienza e sostenibilità.
Solo a titolo di esempio, si possono citare diverse aziende multinazionali al mondo che hanno già avviato progetti che applicano i principi dell’economia circolare o che ne stanno studiando l’opportunità, quali Philips, Cisco, Coca Cola, Ikea, etc.
In Italia, Confindustria ha varato il progetto “Economia Circolare-il valore della sostenibilità”, un piano formativo per sensibilizzare imprese e manager articolato in numerosi workshop regionali, webinar e con la creazione di un apposito sito internet.