In questi ultimi tempi il Regno Unito poi così “unito” non sembra esserlo in diversi campi: tralasciando la difformità di giudizio sulla faccenda Brexit, anche la regolamentazione sulle e-bike, nel suo piccolo, sta creando delle divergenze. Se per tutta la Gran Bretagna sono infatti “bici elettriche” – come nel resto d’Europa, d’altronde – in Irlanda del Nord no.
Le EAPC regulations, ossia le norme sugli Electrically Assisted Pedal Cycle, che permettono ai sudditi di Sua Maestà e a chiunque altro sul territorio britannico di acquistare una e-bike alle stesse condizioni di utilizzo, per quel che riguarda il codice della strada, e fiscali, per quel che riguarda tasse e assicurazioni, di una bicicletta non vale infatti a Belfast.
Il problema è stato sollevato dalla Bicycle Association, anche a fronte della, a questo punto, controversa promozione delle bici elettriche che il governo dell’Irlanda del Nord sta effettuando.
Se le regole EAPC sui pedelec (motori da 250W e 25 km/h di velocità massima) non sono valide, vuole dire che occorre una grande chiarezza nei confronti degli acquirenti, che solo nella porzione UK dell’isola irlandese saranno obbligati contestualmente a seguire le stesse regole che per l’acquisto, il possesso e l’utilizzo di un ciclomotore.
Dunque le e-bike in Irlanda del Nord richiedono il casco, la patente di guida, tasse ed assicurazione esattamente come fossero delle moto: un punto sul quale la Bicycle Association chiede sia fatta luce, possibilmente omogeneizzando le regole tra le parti stesse dello United Kingdom.
Le autorità di Belfast hanno fatto sapere che stanno lavorando per risolvere il problema, raccomandandosi nel frattempo perché siano i rivenditori ad esplicitare la questione nei confronti degli utenti.
In ogni caso, attenzione: se state pensando di farsi una traversata a pedali dell’Irlanda del Nord, magari con una bella e-MTB, sappiate che agli occhi degli ufficiali locali essa si trasformerà in una moto, per cui…”prego, fornire patente e libretto“!