#F8EndOfDiscussion, Pinarello Dogma F8Lo ammetto, e spero di non essere per questo di giudicato, ho un debole per le Pinarello. Non si tratta di una predilezione che nasce da considerazioni di carattere tecnico, ma da una (per me inspiegabile) affinità di gusto con i designer del gruppo trevigiano. Da quando hanno consegnato alla storia dell’industria italiana e del ciclismo la serie Dogma, non ho potuto fare a meno di restare semplicemente affascinato da questa bicicletta. Per non creare invidie, chiarisco subito che tale “attrazione” la esercitano anche altri marchi, altrettanto storici e di valore… ma la specialissima di Treviso mi resta nel cuore.
Questa prefazione per ricordare non certo le mie preferenze ma che alla base di qualsiasi scelta di acquisto, parlando di biciclette di alta gamma (di specialissime) non può che esserci il gusto. Inutile elencare qualità tecniche e innovazioni ardite. Basta vederla, dal vivo (meglio) o in foto. Se nasce l’amore la scelta è compiuta. Per questo motivo l’ottava meraviglia, come gli stessi uomini marketing di Pinarello hanno deciso di battezzare la nuova F8 (perché ottava della serie Dogma), non avrebbe bisogno di altro se non di essere ammirata.
Dogma F8 è stata presentata nei giorni scorsi nella casa madre di Treviso. I tecnici di Pinarello si sono posti un obiettivo ambizioso: migliorare la Dogma 65.1, la bicicletta più vincente del panorama professionistico, con 2 Tour de France, 1 Campionato del Mondo e oltre 100 corse Pro, merito, ad onor del vero, anche del formidabile Team Sky, con il quale l’azienda veneta ha collaborato per il varo anche di quest’ultimo modello. E siccome l’impresa era ardua (anche per due colossi del settore), si è pensato di scomodare il simbolo per eccellenza della bellezza e della velocità: Jaguar. Dal tavolo così composto, dove ognuno ha portato il suo apporto determinante (Team Sky con i feedback dei suoi atleti, Jaguar per ciò che concerne aerodinamica, Pinarello LAB per la parte ciclistica, strutturale e design) è nata Dogma F8, le cui caratteristiche principali possono essere sintetizzate in 4 punti:#F8EndOfDiscussion, Pinarello Dogma F8
12% più rigida rispetto al modello 65.1, 16% più bilanciata,
 un impatto aerodinamico diminuito del 47% (!!) e un alleggerimento del peso di circa 120 grammi (taglia 54).
#F8EndOfDiscussion, Pinarello Dogma F8DOGMA F8 ha raggiunto nuovi dati numerici rilevanti, – ha detto Fausto Pinarello in occasione della presentazione – ma più importante ancora, ha mantenuto lo straordinario feeling di guida, che ha reso le DOGMA precedenti delle bici insuperabili”.
La nostra collaborazione con Pinarello è praticamente iniziata ancora prima della nascita del Team – ha ammesso Carsten Jeppens, responsabile del settore tecnico di Team Sky -, cercavamo un partner tecnico con elevate capacità innovative e lo abbiamo trovato in Pinarello. 
Nel corso degli anni la collaborazione si è sempre più estesa; dalle indicazioni degli atleti e del nostro staff tecnico sono nati prodotti nuovi. La nuova Dogma F8 è nata da questa strettissima collaborazione. Insieme abbiamo studiato una bici molto più bilanciata, leggera ed aerodinamica”
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Perché ora? Ce lo dice il vincitore del Tour Chris Froome: “Appena salito, provandola e facendo qualche curva, ho subito percepito la sua rigidità. Spingendo sui pedali la potenza va dritta sulla strada. Non si flette, non si muove… sono impressionato. È sicuramente la bici con la quale spero di vincere un altro Tour De France, ce la metterò tutta per riuscirci.
Le prove generali dell’ottava meraviglia si faranno al Giro del Delfinato a giugno, poi, a luglio, il Tour. Mi dispiace solo non poter tifare per la Dogma F8… Nibali corre con altre bici.
AU