Poche parole per ciascun tweet ed ecco una fotografia reale delle infrastrutture italiane, passando per denunce, racconti, richieste affinché la strada sia adeguata anche per chi viaggia su due ruote, a pedale e a motore.
Questo in sintesi il tweet libro #dakarsottocasa, promosso da ANCMA ed EICMA, scritto da Vincenzo Borgomeo, giornalista di La Repubblica e presentato oggi a Roma al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla presenza di numerose personalità politiche e rappresentanti della società civile.
Del resto secondo MAIDS (Motorcycle Accidents In Depth Study), in Italia le infrastrutture inadeguate sono concausa di incidenti nel 25% dei casi, circa il doppio rispetto alla media europea. Nel 2012, la presenza di ostacoli accidentali o fissi sulla strada ha provocato la morte di 88 centauri e il ferimento di altri 1.920, pari al 30% del totale (fonte ISTAT). Il costo sociale degli incidenti che vedono coinvolti veicoli a 2 ruote è stimabile in circa 8 miliardi di euro, dei quali più di 600 milioni sono imputabili alle infrastrutture.
I produttori si impegnano costantemente, in termini di ricerca e sviluppo, sul tema della sicurezza. Lo dimostrano i continui progressi sul fronte delle tecnologie applicate sui veicoli, dai sistemi avanzati di frenata al controllo di trazione, così come i miglioramenti di telai, sospensioni e pneumatici. Soluzioni impiegate soprattutto su motoveicoli ma che, anche se in modo minore, coinvolgono anche i produttori di bici. A questi si aggiungono i risultati raggiunti dai produttori di caschi e abbigliamento tecnico, tesi ad aumentare la protezione e limitare i danni in caso di incidente.
Nella stessa occasione ANCMA ha presentato un vademecum, realizzato in collaborazione con il DISS (Dipartimento di Sicurezza Stradale) dell’Università di Parma. Si tratta di un compendio che affronta tutte le problematiche della circolazione stradale per chi viaggia su due ruote, offrendo soluzioni concrete per la riqualificazione e l’adeguamento infrastrutturale, in linea con gli standard comunitari.