E’ una disciplina in grande crescita; meno esasperata, più focalizzata sul divertimento e sul vivere la bici con leggerezza, senza troppo stress o ansie da prestazione.

CST Tirent – PH Credit Roberto Zanetti

Il Gravel, un nuovo modo di vedere la bici

Lo spirito del Gravel è quello di far convivere in un unico contenitore tutte le esperienze possibili, aventi come denominatore comune la bicicletta. L’obiettivo è solo quello di godere della gioia di pedalare in tutte le sue forme: ghiaia, asfalto, terra battuta o nei prati. E’ su questa miriade di terreni e di fondi stradali che uno pneumatico gravel deve essere per affidabile, robusto e scorrevole nello stesso tempo.

Tirent di CST, azienda taiwanese leader mondiale nella produzione di pneumatici e distribuito in Italia da Bis srl di Cureggio in provincia di Novara, è un po’ tutto quello di cui abbiamo solamente accennato nella nostra introduzione.

CST Tirent – PH Credit Roberto Zanetti

Uno pneumatico Tubeless adatto a tutti i tipi di terreno, sia ghiaia che strade sterrate, in condizioni di asciutto e anche di pioggia battente. Il design versatile del battistrada, con un intreccio di tasselli centrali in rilievo, si combina con un aggressivo rivestimento laterale e con la sua costruzione Tubeless Ready. Il risultato, come è emerso dalle nostre prove dopo poco meno di 1.000 chilometri pedalati, è un copertoncino all-terrain molto robusto (non leggerssimo ma con buon grado di protezione contro le forature), a rotolamento veloce e ad alta trazione adatto a tutto. CST Tirent si adatta molto bene anche alle strade secondarie di paese al pavé, allo sterrato ghiaioso (a nostro parere sarebbe molto indicato sulle strade bianche come quelle del senese) e alle semplici piste ciclabili in terra battuta.

Caratteristiche tecniche
– Uso: Gravel muscolare ed elettrica (e-Gravel)
– Dimensioni: 700x42c come dal modello da noi testato
– Tubeless Ready Technology – EPS

Consigli per l’uso e la manutenzione

CST Tirent – PH Credit Roberto Zanetti
  • Innanzitutto bisogna dare importanza alla cura particolare del montaggio sul cerchio, inserendo il liquido specicifo per pneumatici Tubeless. Se montato con camera d’aria meglio perdere un minuto a ricontrollare che tutto sia perfettamente accoppiato piuttosto che veder “stallonare” lo pneumatico, con conseguente fuoriuscita ed esplosione della stessa dalla ruota durante la marcia…
  • Sullo pneumatico sono riportate le pressioni di gonfiaggio consigliate. Seguire alla lettera ciò che è scritto e valutare, a secondo delle condizioni del fondo stradale (se asciutto o bagnato) i bar da adottare. Diversificare la pressione dalla ruota anteriore (meno bar) a quella posteriore (più bar) conforme col peso del ciclista.
  • Controllare periodicamente lo stato di usura del battistrada e i fianchi del copertoncino. Una copertura integra (senza tagli o buchi anche di piccole dimensioni) garantisce tenuta e frenata anche in situazioni difficili. Se lo pneumatico è consumato va sostituito con uno nuovo così come, dopo una foratura e la relativa sostituzione della camera d’aria (ovviamente se presente), bisogna verificare con estrema attenzione che non vi siano residui di vetri, sabbia, aghi o corpi appuntiti all’interno della carcassa gommata.