Un’uscita in bicicletta dev’essere un piacere, sennò che piacere è? Parafrasando la frase di Nino Manfredi in una celebre pubblicità del caffè. Quando ci prepariamo per un’uscita in bici, un allenamento, una gara, una scampagnata con gli amici o la famiglia non dobbiamo scordare gli accessori indispensabili che – in caso di qualche intoppo – ci possono semplificare la vita.

Vi sarà capitato più di una volta di ritrovarvi a metà del vostro giro in bici e di avvertire “un certo languorino”, sempre per restare in tema di un’altra pubblicità famosa…
Oppure di trovarvi, su strada o in mountain bike, nel bel mezzo di un intenso allenamento e di bucare una gomma o di rompere la catena.

PH CRedit Nalini

Ecco, quelli appena citati, sono i più classici “incidenti di percorso” di cui vi abbiamo solamente accennato nell’introduzione. Si sa, nelle taschine della maglietta non ci può stare tanta roba. Di solito le aziende produttrici di abbigliamento tecnico per il ciclismo tendono a disegnare un outfit che veste quasi come una seconda pelle, preferendo l’aerodinamica alla comodità.

I corridori stessi, soprattutto i professionisti o gli amatori evoluti, utilizzano magliette molto aderenti, alle volte anche di una taglia in meno della loro abituale misura per essere più performanti. Quindi, alla luce di tutto ciò, per il vostro bene non prendete esempio da loro (che in gara hanno l’ammiraglia al seguito pronta a rifornirli e assisterli) se non volete che la vostra uscita in bici si trasformi in un incubo senza fine, con il rischio di dover chiamare vostra moglie per farvi venire a prendere in auto…

Quali sono quegli oggetti indispensabili da portare in bici?

Compattandoli a dovere nelle tasche posteriori della maglia, prima di tutto consigliamo:

  • una coppia di manicotti
  • un leggero smanicato antivento o una mantellina antipioggia
  • barrette energetiche, gel e sali minerali in borraccia – specialmente durante una stagione estiva molto calda come quella che stiamo vivendo

Capi che, a prescindere dalle condizioni atmosferiche (ovvio che a 30° gradi all’ombra in riva al mare non servano, ma in caso di repentino cambiamento del tempo o in montagna ci vogliono), ogni ciclista che si rispetti deve portali con sè.

Calcolate bene il consumo calorico approvvigionandovi di conseguenza con le ore che pensate di passare in sella. Per un’uscita di due ore/due ore e mezza potrebbero bastare un paio barrette (una ogni ora) e una bustina di carbogel nell’ultima mezz’ora.

Logico che allungando i tempi ci si debba organizzare con altro cibo; se proprio non volete mettere nei taschini ulteriori involucri potete sempre portare delle monete spicciole o una ventina di euro per acquistare, ovunque vi troviate, un panino o della frutta secca (noci, mandorle, nocciole, pistacchi), ottimo alimento in aggiunta ai tradizionali integratori.

I soldi vi faranno comunque comodo anche per un eventuale kit di riparazione da comprare presso un negozio di bici in caso di guasto meccanico o foratura di uno pneumatico, idem per tutto il resto che potrebbe capitarvi in giro.

Se proprio non volete appesantire la vostra bella divisa da ciclista con leve cacciagomma, camera d’aria, bombolette di co2, mini-pompette e l’importantissima mazzetta multitool ricordatevi che un comodo borsello sotto sella o una “borraccia multiuso porta attrezzi” sono la soluzione ideale per contenere tutto quello che abbiamo appena descritto. Meglio qualche grammo in più sulla bici che restare a piedi lontano da casa senza poter fare nulla per rimediare.

Il cellulare in bicicletta 

Altra cosa di fondamentale importanza, visto che ne facciamo abitualmente uso per molte ore della nostra giornata, è un cellulare ben custodito in un sacchettino impermeabile. Non rispondete mai ad una chiamata e non prendete in mano il telefono per nessun motivo mentre state pedalando, è vietato dal codice della strada come per qualsiasi altro mezzo circolante sulle due o quattro ruote, muscolari e a motore. Accostatevi alla destra della carreggiata sganciandovi dai pedali ed estraete il cellulare dalle tasche parlando in totale libertà.

In extremis potete dotarvi di cuffiette auricolari, ma occhio a tenere sempre lo sguardo fisso in avanti restando concentrati sulla guida. Le distrazioni si pagano care e cadere in bici basta un attimo.