Una delle questioni più annose nel campo della convivenza tra città e servizi privati di bike sharing (o, in generale, di “sharing” di veicoli) è la scarsa comunicazione tra le parti. Spesso questa sfocia in una sensazione di scarso rispetto ed incomprensione, con le prime a promulgare editti restrittivi e le seconde a negare qualsiasi forma di collaborazione attiva in merito al comune ambiente urbano.
Eppure sono entrambe sedute su una miniera d’oro: i dati di utilizzo di questi servizi.
Data sharing chiave per lo sviluppo
Grazie alla profilatura dell’utente medio dei servizi di mobilità condivisa, gli operatori di settore hanno in mano database con un notevole potenziale per l’affinamento e lo sviluppo del loro modello di business.
È per questo che ne sono ovviamente gelosi: eppure, così facendo, in parte tarpano le ali anche a sé stessi.
Non è un caso che molte società di gestione ed analisi dati, proprio quelle che spesso li elaborano per conto degli operatori di car e bike sharing, spingano invece verso una condivisione di queste informazioni.
Certo, non con chiunque: il target sono le municipalità ospitanti.
Un’occasione di crescita per città ed operatori
Un esempio aiuta a chiarire quanto si può già intuire: Ride Report è una start up con sede a Portland che investe proprio sulla condivisione e, soprattutto, gestione di dati tra operatori della micromobilità ed autorità territoriali.
Puntando naturalmente a diventare un gigante nel campo dei big data, Ride Report ha messo a fuoco un obiettivo costruttivo per entrambe i fronti, ossia la capacità di lavorare in sinergia grazie ai dati raccolti e condivisi.
Quello che Ride Report rileva, infatti, è che spesso le autorità locali non dispongono di dati sufficientemente accurati o corretti sulla base dei quali intraprendere delle politiche di sviluppo o gestione del territorio, mentre, dal canto loro, le società di micromobilità, non condividendo informazioni, non sfruttano il ritorno positivo che le stesse politiche avrebbero sui loro servizi.
Dati come base per la lotta la cambiamento climatico
Avere informazioni attendibili, come i tragitti più percorsi, le ore di utilizzo medio, le ore di inattività e zone di minor/maggior utilizzo non sono utili solo ai gestori delle flotte, sono fondamentali anche per chi ospita sul proprio territorio questi servizi.
Ride Report, che ad oggi collabora con una trentina di municipalità negli Stati Uniti ed una decina di operatori, rileva come un punto comune a molte città sia la lotta all’inquinamento: tuttavia, perché questa sia efficace, occorre un coordinamento stretto tra chi offre alternative alla mobilità tradizionale e chi gestisce il territorio.
Grazie all’analisi dei dati è anche possibile, per le municipalità, capire chi tra gli operatori rispetta degli standard e chi no, filtrando così la qualità dei servizi offerti.