Il Giro d’Italia è appena terminato e la stagione è ancora ricca d’impegni importantissimi. Ma come si prepara un prof a questi eventi? 

Matteo Montaguti, ex ciclista professionista per dodici stagioni “in gruppo”, ha partecipato nella sua carriera a ben quattordici Giri a tappe. Ci siamo affidati a lui per capire meglio come un professionista pianifica e si prepara ad affrontare una lunga stagione agonistica ai massimi livelli.

Prima fase: la programmazione

I mesi di gennaio e febbraio sono il periodo in cui un atleta si confronta con i direttori sportivi e i preparatori del proprio team programmando la stagione almeno fino a Luglio, periodo solitamente in concomitanza al Tour de France. Questa fase è molto importante per delineare un percorso di gare che permetterà all’atleta di arrivare al suo picco di forma negli eventi più importanti.

Per preparare un “Giro” servono tanti chilometri nelle gambe, una forma perfetta e una bella dose di motivazione.

Nei mesi invernali la preparazione fisica è abbastanza simile per tutti: palestra e bici. Poi con l’avvicinarsi delle gare aumentano gli allenamenti su strada e si riducono (massimo un paio di volte alla settimana) quelli a corpo libero detto “a secco”.
Quando si avvicinano le competizioni si alza inevitabilmente anche il ritmo degli allenamenti preparandosi a livello mentale ad oltrepassare i propri limiti, per migliorarsi e poter dare il 110% nelle gare. In questo periodo di avvicinamento si usa partecipare a stage o ritiri in zone spesso più calde a quote alte, oltre i 1.500 metri di altitudine (ideale le isole Canarie). L’effetto dell’allenamento in altura in zone più miti permette all’atleta di migliorare moltissimo lo stato di forma. Questo è risultato del mix con un’attenta alimentazione, mirata alla diminuzione della massa grassa e alla tonificazione di quella magra.

Le competizioni

PH Credit WNT – ROTOR Pro Cycling

Sono il banco di prova in cui ogni atleta raggiunge i propri obbiettivi personali e di squadra sempre con lo sguardo al futuro, o meglio all’evento più importante della prima parte di stagione come – per esempio – Giro d’Italia che si è recentemente concluso. In genere ogni ciclista affronta dalle qundici alle quaranta gare prima di un “Grande Giro” alternando allenamenti specifici a periodi di riposo attivo. Quest’ultimo può essere interpretato come un allenamento nel quale l’atleta recupera gli sforzi fatti per migliorare la propria performance, ricarica le batterie per trovare la condizione ottimale, fattore indispensabile durante un giro a tappe.

Come ci si nutre?

L’alimentazione è uno dei tre parametri da controllare lungo tutta la preparazione e durante un “Grande Giro”, perché la performance e il recupero sono condizionati dai macronutrienti che assimiliamo. Quindi, alla luce di quello che abbiamo appena detto, è uno dei principi più importanti per la vita di un ciclista, per la sua longevità e per la sua salute.

La motivazione

PH Credit Limar

E’ un aspetto importantissimo del percorso verso il picco di forma fisica. Negli ultimi anni sono state inserite nei team nuove figure professionali. Ad esempio psicologi e mental coaching aiutano lo staff e gli atleti a mantenere alto il morale per raggiungere determinati obbiettivi e a superare gli ostacoli. Proprio questi ultimi sono spesso la ragione per cui molti atleti non raggiungono lo stato di forma atteso nei grandi eventi. Infortuni, cadute o sensazioni negative possono condizionare tantissimo; continuare ad allenarsi e insistere è controproducente. Meglio fermarsi o valutare insieme agli specialisti il percorso più idoneo su cui proseguire; il tutto per ritrovare al più presto la migliore condizione psico-fisica e tornare ad essere competitivi.

Fonte Matteo Montaguti by ENDU