Clip è un dispositivo piccolo e leggero sviluppato da una start up newyorchese per permettere a tutti di dotarsi di una ebike snellendo fortemente il processo che porta all’elettrificazione. Un ottimo studio di design congiunto ad un ambizioso progetto per i commuters e a delle caratteristiche mai viste fino adesso, potrebbe portare questo prodotto ai vertici del mercato.

Clip – image via Clip on KickStarter

Clip come Rubbee X

L’idea è molto simile a quelle di Rubbee X, un sistema portatile di elettrificazione che otteneva il tanto ambito risultato grazie ad una piccola puleggia montata sopra la ruota posteriore: il motore azionava una rotella messa a contatto con lo pneumatico e vi trasferiva il movimento come farebbe un ingranaggio. Questa idea piacque molto quasi a tutti, me compreso, anche se non vi nascondo di avere qualche riserva sulla scelta dei progettisti di posizionare Rubbee X proprio in quel punto della bicicletta.

Per quanto la sede fosse ideale per lo scopo che si doveva raggiungere, negava la possibilità di aggiungere al mezzo il portapacchi posteriore, un elemento davvero utile soprattutto in città. Clip sembra avere recepito questa problematica e con un mossa ingegnosa risolve il problema brillantemente.

Clip – image via Clip on KickStarter

La rielaborazione di un idea?

Clip è l’invenzione di una start-up di Brooklyn, New York, che non sappiamo se ha avuto la stessa idea dei ragazzi di Rubbee X o se ha rielaborato quest’ultima: fatto sta che il prodotto venuto fuori è davvero interessante, oserei dire incredibile.

Clip si presenta come una forcella rigida e squadrata che ospita al suo vertice una rotella a contatto con lo pneumatico e su cui vi traferisce il movimento che le impartisce un motore elettrico.

Il colpo di genio dell’azienda fondata da Somnath Ray è stato quello di spostare tutto il sistema sopra la ruota anteriore, uno spazio che in effetti rimane quasi sempre inutilizzato, tranne che se ci mettiamo il classico cestino da passeggio. Ma anche in questo caso l’inclinazione di Clip fa si che i due elementi non entrino in conflitto, permettendoci così di usare tutto lo spazio posteriore e anche quello anteriore. 

E aspettate, non avete ancora letto quanto pesa.

Le incredibili caratteristiche

Clip, attualmente in fase prototipale, è in buona sostanza un e-motor portatile da 450 W che si monta e smonta sulla forcella della ruota anteriore, alimentato da una batteria sottilissima agli ioni di litio da 4 Ah / 36 V, dotato anche di luci LED. Il peso del dispositivo è di soli 1,7 kg, qualcosa di incredibile se pensiamo che è presente un telaio, una batteria, una ruota ed un motore; inoltre c’è anche un’immancabile app connessa al dispositivo e davvero ben fatta che oltre a darci tutte le informazioni base di cui abbiamo bisogno, consente di visualizzare il proprio impatto ambientale in termini di CO2 emessa e di connetterci ad altri utenti  del mondo Clip. Sarà tutto vero? Sicuramente si tratta di un prodotto da seguire sulla campagna Kickstarter, perché potrebbe regalarci delle sorprese.

Clip – image via Clip on KickStarter

In conclusione.. forse

Limiti: beh, per adesso sicuramente la scarsa adattabilità del prodotto che può essere montato soltanto su ruote da 26”; altra pecca, consumo della rotella e maggiore usura dello pneumatico, oltreché la discutibilità sulle prestazioni in generale.

Visti i dati di leggerezza e dimensioni dichiarati dal produttore, dai calcoli risulterebbe che una bici su cui è montato Clip riesca a coprire soltanto 8 km con una carica che, come sappiamo, poi non si riesce mai a sfruttare a pieno.

Clip – image via Clip on KickStarter

Diciamo dunque che possiamo affrontare in PAS fino a 6 km circa, un cifra che allora renderebbe (forse) plausibili peso e dimensioni.

Un prodotto quindi pensato per brevi spostamenti urbani, come peraltro ammesso dallo stesso CEO che per il futuro ha infatti in progetto di rendere Clip disponibile per l’affitto nelle città.

Prendendo per buono tutto quanto, i punti di forza di Clip sarebbero comunque parecchi, primo fra tutti la leggerezza, abbinata oltretutto alla comodità di essere un oggetto portatile (quindi anche non faticoso da portare a mano), di nascondere egregiamente la batteria e di permettere come dicevano, di attrezzare la bici come preferiamo senza dover rinunciare a spazio vitale. Con una precauzionale incredulità, stiamo a vedere come evolve il progetto.

2 COMMENTI

  1. Bella invenzione, ma vi ricordate il Solex anni 50 (velosolex) con piccolo motore a 2 tempi ?

  2. Buongiorno Alfredo, grazie del commento e dell’informazione! Effettivamente non conoscevo questo Velosolex, un’altra riprova del fatto che spesso non si inventa da zero quasi nulla.

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