hour-record-machine-101521_original_2Dopo anni che era stato dimenticato, lasciato sopravvivere a se stesso anche per la scelta dell’UCI di riconoscere solo i record con biciclette “da corsa”, nello spazio di poco tempo il record dell’ora è tornato alla ribalta delle cronache sportive con il doppio tentativo (entrambi riusciti) di Jens Voigt (a settembre) e di Matthias Brandle il 31 ottobre.
Il nuovo record, di 51,852 km è stato stabilito dal corridore austriaco (24 anni che corre per la IAM Cycling), sulla pista di Aigle, cuore pulsante della Federazione Internazionale, su bicicletta Scott.
Ho deciso di tentare il record – ha detto subito dopo essere sceso dalla bici – perché Jens Voigt è sempre stato un modello per me; il suo modo di correre, la sua tenaci nell’attaccare… Volevo imitarlo…”. Non deve essere stato contento, però, l’ex ciclista tedesco, che sperava di potersi godere il record sicuramente per un periodo più lungo. Invece adesso l’unica soddisfazione che gli resta è quella di essere finito sull’albo d’oro, buono per i posteri. Un albo, è bene ricordarlo, in cui si trovano i nomi, anche se cancellati, di gente come Francesco Moser, Toni Rominger e Chris Boardman, che in un’ora, il 6 settembre 1996, coprì oltre 56 chilometri. La crescita dei materiali, fermo restando le caratteristiche specifiche del mezzo, permetteranno mai di superare quel limite?
La bici con cui Brandle ha segnato il nuovo recordo è la Plasma 5 della Scott, disegnata per favorire l’aerodinamica tenuto anche conto delle caratteristiche del ciclista che l’ha utilizzata. Il modello, recentemente incoronata bici regina ai Campionati del Mondo di Triathlon alle Hawaii, è stato riadattato appositamente una pista di 200 metri, eliminando tutto quello che poteva essere considerato superfluo. Le modifiche alla versione standard hanno riguardano la forcella posteriore, riadattata per ospitare un ingranaggio fisso e una ruota più stretta. I freni sono stati rimossi.
Il risultato è stato un impatto visivo identico, il mantenimento delle stesse proprietà aerodinamiche a fronte di una maggiore solidità.