Design essenziale e attenzione ai dettagli come si addice ad ogni prodotto nato nel Nord Europa: Biomega OKO è un’e-bike concepita appositamente per l’urban commuting e non a caso proviene dalla Danimarca, un Paese molto affezionato agli spostamenti a pedali.

 

Minimal design, minimo peso

Pulizia e sostanza, questa sembra l’ottica in cui Biomega ha disegnato OKO.

Telaio in fibra di carbonio, senza fronzoli di sorta, che integra al suo interno ogni apparato “fastidioso” alla vista, dalla batteria alla cavetteria, parafanghi pronunciati ed il minimo indispensabile degli elementi.

Così si presenta Biomega OKO, che vanta un peso tra i più bassi della categoria (appena 18,6 kg) a fronte di un’enorme resistenza agli urti, proprio per accattivarsi il mercato delle e-bike usate per il pendolarismo.

L’estetica molto razionale ed, in questo, molto nordica, la fa somigliare ad una bicicletta “normale”, malgrado ad un secondo sguardo sia chiara la presenza del motore elettrico al mozzo della ruota anteriore – 250 W di potenza per i mercati europei, 350 W per gli U.S.A. – e della batteria all’interno della parte superiore del telaio, appositamente inspessita.

 

 

Un’e-bike per le intemperie

Proprio l’integrità del telaio, che non espone nulla dei componenti elettronici della OKO, ed i parafanghi integrati nelle forcelle stesse derivano da una concezione d’uso riferita al suo Paese natale.

Biomega indica difatti queste scelte come ottimali per l’utilizzo dell’e-bike in qualsiasi condizione atmosferica, con il pensiero che va ai lunghi e piovosi – meglio, nevosi – inverni danesi. Un dettaglio, questo, che può far guadagnare punti agli occhi degli acquirenti urbani, poco interessati ad un approccio “rude” all’ambiente ciclabile, anche in zone dove il clima è più clemente.

 

 

Assistenza, sì ma non troppa

Biomega OKO è un bici a pedalata assistita definibile spartana, come l’aspetto stesso suggerisce: il motore da 250 W garantisce una velocità massima di 25 km/h con un’autonomia, a seconda del contesto e dello stile della pedalata, compresa tra i 45 ed i 65 km.

Una ricarica completa impiega circa 6 ore a verificarsi, scendendo ad un paio d’ore se si parte da metà della carica.

Tuttavia, la OKO non vuole sbilanciarsi troppo sul fronte dell’assistenza all’essere umano: con un piede ancora fermamente al di qua del confine con le bici tradizionali non espone infatti, né da la possibilità di connettere in alcun modo, un display per la lettura dello stato di carica della batteria, della velocità o di altre features tipicamente allegate alle bici elettriche. Nemmeno un’app, in totale controtendenza con gli orientamenti dei concorrenti: una scelta drastica, di sicuro coerente con l’anima nordica del progetto.

 

 

La commuting e-bike perfetta?

Design e leggerezza sicuramente sono un punto a favore di questa e-bike dalla vocazione urbana che, però, rinuncia ad altri aspetti per rimanere coerente alla linea.

Freni a disco idraulici sia anteriori che posteriori, cambio opzionabile tra lo SRAM automatico a due velocità e lo Shimano Alfine 8 velocità, Biomega ha, tra le altre caratteristiche positive, dotato OKO di una catena in carbonio progettata appositamente e per non sporcare (non usando grasso) o graffiare indumenti o gambe nude, e per minimizzare la possibilità di deragliamenti.

In compenso, proprio la pulizia del suo design esclude, oltre al già citato display, anche altre opzioni tipiche delle e-bike: niente portapacchi o supporti per portaoggetti vari, niente luci e tantomeno spine cui connetterne di aggiuntive e una scarsa facilità di sgancio della batteria dal telaio, il che presuppone più agevole la carica se si dispone di una spina raggiungibile dall’intera e-bike.

 

 

Prezzo?

Biomega OKO, disponibile in tre misure di telaio (45, 50 e 55 cm) ha un prezzo di partenza di 1.599,20 Euro per la versione a due velocità, 1.919,20 Euro per la 8 velocità. I primi ordini dovrebbero essere assolti a partire da Agosto.