Pedalare in città è semplice? Tutt’altro: fra buche, sampietrini, marciapiedi e dissuasori da saltare (i binari dei tram lasciamoli perdere), a volte l’esperienza di Brumotti farebbe comodo. Eppure non si può essere tutti campioni di freestyle ed è per questo che molte bici pensate per l’urbana computing si stanno attrezzando per divenire “inarrestabili”: è il caso della Billy e-bike.
A pedalata assistita e pieghevole, si presenta per queste due caratteristiche come una candidata alla pedalata in città. Enki Cycles, che l’ha lanciata su KickStarter alla ricerca di approvazione mediatica, ha però interpretato un sentire evidentemente comune a molti ibridandola con almeno altri due tipi di bici apparentemente estranei tra loro.
Ammortizzata sia anteriormente che posteriormente, la Billy e-bike si fa forza infatti di un bel paio di ruote “fat”, con pneumatici spessi qualcosa più di 10 cm, per un diametro di 20 pollici.
L’aiuto elettrico arriva da una batteria al litio prodotta da Samsung con 13.6 Ah di capienza, nascosta nel tubo superiore del telaio, quest’ultimo in alluminio 6061, e dal motore posteriore Bafang da 500W.
L’autonomia media è di circa 66 km e la ricarica della batteria può avvenire a casa, dopo averla rimossa, operazione fattibile quando la bici è piegata.
Attenzione alla velocità massima, limitata a 32 km/h in quanto pensata per il mercato americano.
A saltare agli occhi di questa massiccia e-bike è anche il manubrio, chiaramente derivato dal mondo bmx ed inserito in questa configurazione per dare una postura ancor più stabile e rilassata a chi pedala.
Pesante in tutto 24 chili e mezzo, la Billy e-bike ha freni a disco, cinghia di trasmissione Gates Carbon, esente da manutenzione ed una porta USB da 5 Volt utile per connettervi lo smartphone.
Prezzo? Finché la bici è su KickStarter, si parla di 1.290 dollari americani (circa 1.100 euro) ma l’obiettivo del produttore è lanciarla definitivamente a $2.490 (2.100 euro).