Sebbene saranno necessarie ulteriori ricerche per confermare quanto esposto, è stato valutato questo possibile effetto su triathleti e maratoneti impegnati in una gara di lunga distanza, che hanno ricevuto nell’esperimento BCAA o placebo (formulato privo di effetto) per rispettivamente 30 e 15 giorni prima della competizione.

Ai trathleti è stata somministrata una dose di 6 g di BCAA due volte al giorno, dopo ogni sessione di allenamento, e in singola dose nei corridori. Una singola dose di 3 g di BCAA è stata data anche 30 minuti prima della competizione a tutti gli atleti; e solamente ai triathleti è stata data una singola dose giornaliera di 3 g, al mattino, nella prima settimana dopo la gara.

L’integrazione con BCAA ha mostrato dei dati interessanti cioè la prevenzione della diminuzione di concentrazione nel sangue di glutatione per aumento della sua produzione da parte del muscolo scheletrico nella circolazione sanguigna, mantenendo inalterata l’energia disponibile per i linfociti e i macrofagi. Inoltre si è osservato un incremento della concentrazione sanguigna di interferone gamma (INFγ) e una diminuzione di interleuchina-4 nel sangue, indicando una deviazione verso una risposta immunitaria di tipo TH1, quella cioè attiva nei confronti dei patogeni intracellulari. Il preciso meccanismo coinvolto in questo fenomeno, tuttavia deve essere chiarito.