Gli amminoacidi ramificati (acronimati dall’inglese BCAA) sono tre aminoacidi (leucina, isoleucina e valina) inclusi nel gruppo di quelli indispensabili per l’organismo umano, ovvero essenziali. L’essenzialità, risiede nel fatto, che questi aminoacidi, non possono essere costruiti a partire da altre molecole nelle nostre cellule. Questo aspetto comporta che i BCAA devono essere assunti necessariamente con la dieta.

Agli inizi degli anni ’80 molto è stato l’interesse, da parte nutrizionisti, per l’impiego dei BCAA nell’integrazione sportiva.
Il metabolismo dei BCAA è coinvolto in alcuni processi muscolari biochimici specifici e sono stati condotti molti studi per capire se le performance sportive possono essere aumentate da una loro supplementazione.

I BCAA possono essere ossidati nei muscoli scheletrici, mentre altri amminoacidi essenziali sono catabolizzati (demoliti) principalmente nel fegato. L’intera via catabolica per i BCAA è localizzata nei mitocondri, organelli della cellula che fungono da centrali energetiche, e i primi tre passaggi della reazione sono comuni a tutti e tre i BCAA.

La prima reazione nella via è costituita dalla transamminazione reversibile dei BCAA per produrre α-chetoacidi a catena ramificata (BCKA), catalizzata (promossa) dall’enzima amminotransferasi della catena ramificata.

La seconda reazione è la decarbossilazione ossidativa irreversibile dei BCKA per formare i composti del coenzima A (CoA), catalizzata dall’α-chetoacido deidrogenasi della catena ramificata (BCKDH). I composti del CoA sono in grado di espandere il pool di intermedi del ciclo dell’acido citrico e sono utili per la gluconeogenesi, cioè la conversione degli amminoacidi in glucosio, processo che avviene per rifornire il sangue dello zucchero glucosio quando sono esaurite le scorte di glicogeno.