Il perone, detto anche fibula, insieme alla tibia completa la gamba. Il perone spesso nel ciclista è soggetto a patologie ricorrenti, a causa dell’elevata mobilità.
In seguito a forti sollecitazioni possono comparire: fratture da stress, fratture del malleolo peroneale, osteocondrite dissecante, osgood-schlatter (in giovane età), malattie di sinding larsen, artrite acuta, idrarto per lesione meniscale, sindrome da compressione esterna, patologia sinoviale, lesioni meniscali, condromialgia.
Oggi tratteremo la sindrome da compressione.
Il soggetto presenta moderato dolore alla palpazione, anche se in alcuni casi il dolore è assente. Gli esami strumentali come ecografia e risonanza risultano negativi, i dolori sono esacerbati da una posizione seduta prolungata, a salire e scendere le scale, al risveglio al mattino.
In questi casi, oltre alla visita ortopedica, ci sarà l’indicazione di rivolgersi all’osteopata che, effettuando una diagnosi differenziale, basandosi sulla raccolta dati del soggetto ed un esame clinico rigoroso, può capire se esiste un problema di tipo meccanico, un blocco osteoarticolare provocato da microspostamenti anteriori o posteriori della testa del perone rispetto alla tibia.
Con dei semplici test e delle micro manipolazioni, l’osteopata sistemerà la disfunzione biomeccanica, attenuando il dolore nell’immediato e dando subito la sensazione di libertà.