OYO è una nuova bici elettrica che sfrutta la trasmissione idraulica: poca manutenzione, niente unto e fluidità totale. Ce la farà a ricavarsi uno spazio nel mercato?
Chi è OYO, la bici senza neanche una marcia
O meglio, marce infinite. Sì, perché questa strana bici elettrica non è inferiore alle sue colleghe, solo si basa su un sistema di funzionamento piuttosto diverso. OYO è una e-bike a trasmissione idraulica comparsa su Indiegogo a Dicembre 2020: grazie al crowdfunding è riuscita in tempi record a chiudere il finanziamento e a raccogliere più di 30.000 £, superando l’obiettivo economico prefissato. Questo tipo di trasmissione è in realtà piuttosto datata e rientra in quella sempre più corposa schiera di tentativi volti a modificare il funzionamento a catena su cui si basano tradizionalmente le bici. Ma perché cambiare? E soprattutto, come funziona questa interessante bicicletta?
OYO, come funziona
Partiamo dal secondo punto. Il sistema OYO trasmette alle ruote la forza impressa sul pedale grazie ad un fluido idraulico che, in sostanza, sostituisce catena e cambio. Il liquido pressurizzato passa attraverso i tubi all’interno del telaio e raggiunge il mozzo posteriore dove è alloggiato il motore elettrico (idraulico), che ne sfrutta l’energia cinetica. I sensori integrati raccolgono dati su velocità, cadenza e coppia modificando automaticamente il rapporto di trasmissione. In questo modo non si avvertono scatti e il passaggio tra le “infinite marce” è totalmente fluido. Può sembrare complicato, ma non è nient’altro che un sistema basato sulla pressione di un liquido circolante. Ci sono alcuni vantaggi in questa tecnologia ed è un bene che possano venire testati in un prodotto prossimo al mercato.
Perché una trasmissione idraulica
Veniamo al secondo punto. Non essendoci ingranaggi distinti che rappresentano le singole marce è richiesta pochissima manutenzione, anche perché si tratta di un sistema sigillato. Non si rischia quindi di ricoprirsi mani e vestiti d’olio tentando di rimettere a posto la catena senza imprecare, magari mentre si sta andando al lavoro. Il problema di questa bici forse ha più che altro a che fare con l’efficienza, ossia di quanto lo sforzo fisico del ciclista si riesce a tradurre in potenza. Il classico sistema è certamente uno dei migliori ma non è sicuramente un buon motivo per considerarlo l’unico punto di arrivo possibile.
OYO ha concluso la sua campagna su Indiegogo ma si può ancora partecipare per aggiudicarsi una delle varie opzioni disponibili. Si parte dal modello base Early Bird a 1.999 $ (44% in meno del prezzo di listino).
Oltre l’idraulica, esperimenti simili
Gli esperimenti come quello di OYO potrebbero portare ad evoluzioni non solo curiose ma anche e soprattutto più performanti.
Ricordiamo uno su tutti quello a pedalata lineare che avrebbe delle conseguenze pratiche su vari aspetti del ciclismo, dalla possibilità di riprogettare e usare più efficacemente tipi di mezzi alternativi (come i velomobili) a quello di preservare le articolazioni, fino ad influire sulla scelta di un abbigliamento sempre più casual mentre si pedala in città.