Una bici ibrida da strada che può essere utilizzata sia in versione elettrica, sia in versione tradizionale muscolare. Il progetto di FMoser e Fantic Motor è nato quasi 3 anni fa con l’idea di innovare la bici da strada: «non credevamo che una nuova bici elettrica potesse soddisfare le richieste del mercato» così ha esordito Enrico Fidelfatti, R&D Manager di Fantic, alla presentazione della nuova bici firmata FMoser l’8 marzo a Milano.

Per raggiungere un obiettivo così sfidante il primo approccio del team è stato quello di analizzare il mercato attuale. Il risultato della ricerca ha portato ha individuare dei limiti nei progetti già esistenti per diverse ragioni:

  1. In alcuni modelli la batteria si estrae dal down tube lasciando una sezione a C aperta (vedi foto), che per motivi strutturali impedisce l’utilizzo della bici quando è smontata. «Con Francesco abbiamo pedalato una bici elettrica senza batteria – ha continuato Enrico Fidelfatti – ovviamente la rigidità del telaio ne era influenzata, in discesa si sentiva tremendamente la bici flettere.»
    Sgancio rapido della batteria dal tubo obliquo sulla LOOK E 765 Optimum usata al Giro E 2021
  2. Esistono anche batterie inserite completamente nel tubo obliquo, a sezione chiusa, ma per disassemblare bisogna rimuovere dei connettori, come il comando di accensione e il comando per gestire le varie funzionalità. Il problema di questi modelli è che il disassemblaggio è difficile da fare in autonomia (bisogna smontare parte della serie sterzo e del manubrio).
  3. A rappresentare un limite non è solo la posizione della batteria ma anche quella del motore. Spesso il motore è inserito nel movimento centrale, ma ovviamente non sono pensati per essere disassemblati a piacimento e con facilità.

«Tutta questa analisi ci ha portato a scegliere di sviluppare qualcosa di nuovo, così è nato il brevetto Dual Mode System»

Questa tecnologia consente di unificare e avere in un unico progetto il meglio dei due mondi: elettrico e muscolare: 

  • struttura particolare del telaio che consente l’estrazione della batteria sopra il movimento centrale (così non c’è bisogno di rimuoverlo) e sopra i due foderi (così la struttura e la rigidità del telaio non vengono influenzate perché la sezione chiusa)
  • il down tube è inclinato e consente l’estrazione della batteria senza influenzare né il design né la struttura.
  • la posizione dei connettori in maniera adeguata per essere sconnessi in maniera veloce.
  • Infine, l’altro aspetto studiato per rendere la bici ibrida riguarda la gestione del motore. Come risolvere il problema? Offrendo due ruote. la bici viene venduta con due ruote, uno con il mozzo normale, muscolare, e uno con inglobato nel mozzo il motore elettrico.

Ovviamente, quando si compra la bici si ha disposizione un Kit di trasformazione composto dalla batteria e da una ruota aggiuntiva (munita di pneumatico, pacco pignoni e freno a disco). In questo modo, si ha la possibilità fin da subito di pedalarla sia in versione elettrica, sia in versione muscolare.

Due bici diverse in un unico prodotto… senza compromessi!

L’aspetto fondamentale di questo nuovo modello è la possibilità di avere in una bici due possibilità di utilizzo. In funzione del percorso, o delle persone con cui si pedals, si può scegliere tra il motore elettrico o la versione tradizionale. Tutto senza compromessi:

  • non è stata ridotta la rigidità del telaio;
  • non è stato influenzato il design;
  • il peso della bici è inferiore ai 7.5 Kg (nella versione tradizionale) in linea con i principali competitor sul mercato.

«Lo switch da una versione all’altra può essere fatto in autonomia, non sono necessari particolari tool o conoscenze meccaniche.» continua Enrico Fidelfatti «In questo progetto il concetto di tecnologia e innovazione lo abbiamo applicato anche a tutti i componenti. Abbiamo scelto componenti top di gamma anche per i modelli entry level. I cambi sono tutti wireless: a partire da Rival di Sram, poi a salire Force, Red e per il top di gamma il gruppo K-force di FSA. La batteria ha una capacità di 250kw a cui si può aggiungere un range-estender per raddoppiarla. Infine, il motore di ultima generazione, accessoriato con sensore di coppia e di pedalata, ha 42 Newton metro di coppia direttamente sull’asse ruota.»

App scaricabile per la bici ibrida FMoser

In parallelo allo sviluppo della bici è stata realizzata anche un’app per migliorare l’esperienza del ciclista. In particolare è stata pensata per aiutare i ciclisti nell’allenamento, permette di:

  • fissare gli obiettivi;
  • salvare lo storico dei tracciati e comparare le varie performance;
  • navigare sulle mappe di Google Maps;
  • visualizzare lo stato della bici in termini di motore (batteria, coppia, eventuali errori)e in termini di batteria (cicli di ricarica, capacità residua).