Mercoledì 13 maggio, dal Consiglio dei Ministri, è stato approvato il famoso bonus per incentivare l’uso di biciclette e monopattini. 

Il Decreto Legge Rilancio

L’articolo 205 “Misure per incentivare la mobilità sostenibile” stabilisce che sarà possibile richiedere un bonus di 500,00 euro – fino ad un totale massimo pari al 60% della spesa – per l’acquisto di una bicicletta, di un’E-Bike o di un monopattino. Sarà usufruibile una tantum da ogni individuo – purché maggiorenne – residente nei capoluoghi di regione o di provincia, nelle grandi città o nei comuni che contano un numero superiore ai 50.000 abitanti. In buona sostanza per ottenere il bonus bici di 500,00 euro – come viene comunemente chiamato – si dovrà comprare un mezzo che partirà come prezzo base da circa 830,00 euro (cifra minima per poter sfruttare il famoso 60% della spesa). Inoltre (e qui viene il bello) dal Decreto si evince che, chi ha la sfortuna di abitare in un paesino, non potrà accedere al credito; delle serie “fatta la legge – trovato l’inganno”!

E qui ci viene spontanea una riflessione. 

PH Credit Bettini Photo

 

Ma, secondo la task force di scienziati nominati dal Governo per studiare ed uscire dalla drammatica situazione in cui ci siamo trovati (e in cui ci hanno costretto), bici e monopattini si usano solo in città? O forse i negozi specializzati per la vendita delle due ruote a pedali esistono esclusivamente nelle grandi metropoli? In piccoli comuni di provincia ci si muove solo con l’automobile o la motocicletta? Ci piacerebbe proprio rivolgere le domande ai diretti interessati per capire su quale base questi studiosi hanno elaborato, ai danni degli italiani, l’ennesimo stratagemma; un altro “specchietto per le allodole” come tanti già visti… No comment.

Come e quando usufruire del bonus

Dubbi e polemiche personali a parte vi informiamo che, al momento attuale, nel Decreto non è ancora stato definito quale sarà la modalità per poter accedere al bonus bici o bonus rilancio, come dir si voglia. La cosa è in fase di definizione (te pareva…), a breve ne sapremo di più, staremo a vedere. Per ora l’unica certezza sono le date con retroattività dell’acquisto del bene dal 4 maggio scorso, ovviamente comprovato con regolare fattura di vendita, fino al 31 dicembre 2020.

Altri incentivi per la rottamazione

Non vi è ancora nessuna conferma che sarà approvato però – col bonus mobilità – ci sarà forse modo di rottamare le vecchie auto dalla classe Euro 3 in giù, oppure i motocilci a due tempi in classe Euro 2 ed Euro 3. Dovrebbe essere cumulabile con il bonus bici (parliamo sempre al condizionale perché, come ci ha abituato il nostro Governo, non vi è ancora nulla di definito) nella misura di 1.500,00 euro per le auto e 500,00 euro per le moto a fronte dell’acquisto (dall’1 gennaio al 31 dicembre 2021) di veicoli ecologici, biciclette muscolari ed elettriche o di abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico.

Attenzione però…

Stando alle prime indiscrezioni, il bonus rottamazione di cui abbiamo accennato nel capitolo precedente, sarà destinato agli abitanti dei grandi centri urbani che superano nell’aria il limite di concentrazione di polveri sottili, smog e biossido d’azoto. Non si conoscono le modalità con cui sarà elargito quindi, anche in questo caso, non ci resta che vedere cosa salterà fuori dal cilindro dei prossimi DPCM. Aspetta e spera…