La possibilità di coprire maggiori distanze con la propria e-bike sta facendo aumentare i modelli predisposti per consentire l’aggiunta di una batteria ausiliaria.

via https://www.furosystems.com/it/aventa/

Cosa significa più batteria  

Il ruolo delle batterie nei prodotti di consumo sta diventando sempre più importante: domina nel settore della mobilità dove è in corso una lotta all’efficienza per accaparrarsi la fetta più grossa del nuovo eco-mercato veicoli. Le e-bike sono tra i mezzi più coinvolti per quanto siano in realtà l’unica tipologia che consente di ripiegare su un’altra forma di energia quando quella elettrica viene a mancare. Tuttavia il boom ciclistico post-pandemico ha accelerato quel processo che le vuole sempre più performanti, in grado di coprire maggiori distanze e più semplici da ricaricare. Se da un lato infatti le e-bike con le celle incorporate nel telaio sono più sicure relativamente ai furti, dall’altro risultano più scomode da essere ricaricate.

Più batteria significa quindi più bici e più configurabilità significa più clienti. 

LeMonde
Il modello Prolog_Image via lemond.com

I pionieri

L’hanno capito bene due case ciclistiche che hanno dotato i loro ultimi modelli di batterie espandibili. Il primo è Prolog di LeMonde che alla Mahle X35 nascosta nel tubo obliquo ha aggiunto la predisposizione per una batteria esterna in grado di aumentare l’autonomia della bici del 70%. L’altro modello è ZEMO dell’azienda omonima, anche lui con la stessa predisposizione per una doppia batteria Bosch, una PowerTube da 625 wattora nel tubo obliquo e un’altra posta proprio sopra il motore. L’esigenza di estendere il raggio d’azione delle bici (ricordiamo che i due modelli citati non sono e-mtb) nasce dall’analisi congiunta di due fattori: uno puramente commerciale e legato alla citata comodità di utilizzo, l’altro di ordine urbanistico poiché, come diversi studi confermano, l’incontrollata espansione urbana richiederà mezzi ecologici in grado di coprire sempre maggiori distanze. 

Zemo: al centro l’alloggiamento per la batteria ausiliaria_via zemo.com

Il PowerBank di Vanmoof 

A seguire l’esempio, manco a dirlo, è l’immancabile Vanmoof. L’azienda olandese opta per un battery pack triangolare da posizionare tra i tubi obliqui, proprio come le più classiche sacche a cerniera che tutti i ciclisti hanno qualche volta usato. L’idea è che questo PowerBank esterno da 2,8 kg ricarichi la batteria principale mentre la bici è ferma o in movimento, fornendo energia aggiuntiva per 45/100 km. Il vantaggio chiaramente è quello di poter rimuovere e ricaricare il battery pack senza avere dietro l’ingombro della bici. Questa opzione potrebbe teoricamente aprire nuove prospettive di mercato rendendo accessibili modelli come quelli proposti da Vanmoof, per il momento destinati solo ai clienti con la possibilità di portare tutto il veicolo al chiuso e ricaricarlo. All’appello mancano ancora i parcheggi che potrebbero con il loro apporto completare il puzzle di una mobilità bike-friendly.

Il PowerBank Vanmoof montato su una X3_via techadvisor.co.uk

Per chi avesse una S3 o X3 il PowerBank di Vanmoof è in vendita sul sito ufficiale al prezzo di 348 €, anche se al momento risulta già esaurito.