La Grande Partenza del Giro d’Italia 2018 ha già scritto una pagina di storia, portando per la prima volta un tour ciclistico europeo fuori dal continente. Ad aggiungersi, adesso, è la notizia che lo start potrebbe essere benedetto da Papa Francesco, dando ancor più forza alla connotazione simbolica di questo Giro.

Le notizie che giungono dal comitato organizzatore convergono nel delineare un’edizione memorabile, in grado di superare anche quella del centenario: innanzitutto è impressionante la simultaneità di ricorrenze delle quali la corsa rosa si farà portavoce, come i 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale ed i 70 anni dalla nascita dello Stato di Israele.

Il Giro d’Italia 2018, che da Gerusalemme, Tel Aviv ed Eliat si trasferirà nella penisola italiana attraversandola da Nord a Sud passando per Sicilia, Appennini, Gran Sasso, traversando l’arco dolomitico teatro della Grande Guerra verso le Alpi per poi ridiscendere da Cervinia a Roma, si è da subito posto come portatore di messaggi che vanno ben oltre lo sport.

photo credit: Catholic Church (England and Wales) Pope Francis via photopin (license)

La Chiesa Cattolica ha sempre avuto un legame particolare con il Giro, benedicendola più volte e incontrandone gli ambasciatori, come nel caso dell’udienza data da Papa Giovanni Paolo II a Felice Gimondi, Eddy Merckx, Mario Cipollini e Marco Pantani nel 2000.

Ora, con la partenza a Gerusalemme, chi tira le fila dell’organizzazione vuole andare oltre: il magnate israelo-canadese Sylvan Adams, patron dell’Israel Cycling Team, deus ex machina dell’incontro fra Giro d’Italia e Stato di Israele, pare abbia caldamente consigliato l’invito al patriarca della Chiesa di Roma.

Un’occasione ghiotta per sancire una unione di intenti contro le derive terroristiche di una parte del pianeta che il primo ministro Netanyahu non si è lasciato sfuggire: per Israele ospitare ed organizzare una parte della corsa ciclistica in assoluto nel novero delle più seguite al mondo significa dimostrare una leadership forte, anche di valori, su di una regione intera.

Lo sforzo sarà di conseguenza enorme: si prevede già che la macchina della sicurezza supererà di gran lunga quella dei due eventi principali nella storia delle manifestazioni pubbliche israeliane, ossia i funerali di Yitzhak Rabin e la visita dello stesso Papa Francesco nel 2014.