CES 2020: la fiera dell’elettronica che da oltre quarant’anni si svolge a Las Vegas anche quest’anno ha raccolto le più promettenti innovazioni tecnologiche in arrivo sul mercato. Tra loro c’è AirBliss +, una mascherina anti-inquinamento progettata fin nel minimo dettaglio.
Una mascherina smart
Al CES 2020, tenutosi a Las Vegas dal 7 al 10 Gennaio, è stata presentata l’ultima versione del prototipo di AirBliss +. Questa mascherina è un concentrato smart-tech che punta sulla comodità a 360 gradi. Il dispositivo utilizza il sistema di ventilazione BreatheEase ™ che consente una respirazione continua senza problemi di surriscaldamento interno e formazione di umidità. Nel realizzare questo prodotto molto del lavoro si è concentrato su ergonomia e vestibilità, in modo da rendere possibile un suo uso quotidiano e prolungato nel tempo.
Inquinamento, un tema scomodo
Come base di partenza i progettisti hanno valutato centinaia di opinioni in merito ai problemi legati alle mascherine. Le lamentele erano di varia natura ma tutte in qualche modo riconducibili alla loro scomodità d’uso. Troppo calde, troppo umide, poco isolate, scarsamente compatibili con occhiali, barba e altre specifiche condizioni tutt’ altro che inusuali. Realizzare una mascherina comoda, semplice e sicura era l’obiettivo della start up olandese, perché la maggior parte delle persone che la dovrebbe utilizzare non lo fa a causa dei suddetti problemi. E vista l’ultima ricerca condotta da Legambiente attraverso il dossier Mal’Aria, sembra proprio che ne avremmo bisogno tutti.
Caratteristiche uniche
Oltre al controllo di calore e umidità, le caratteristiche del dispositivo includono un avviso a LED su quando è ora di cambiare il filtro e quando la batteria è quasi scarica; e poi luci notturne, bluetooth collegato con app smartphone dedicata e possibilità di rispondere alle chiamate senza rimuovere la maschera. L’applicazione fornisce anche informazioni riguardanti i livelli di inquinamento presenti nell’aria, suggerendoci quale strada sarebbe meglio percorrere (un po’ come Appmosfera, un dispositivo di cui abbiamo parlato questa estate). Inoltre la sagoma della mascherina si adatta perfettamente al viso, senza lasciare parti scoperte e senza lasciare segni una volta che viene rimossa.
La presentazione al CES è probabilmente il trampolino di lancio giusto per un prodotto di cui forse si sente il bisogno ma di cui si sa ancora troppo poco. Di quali materiali è composto? Quali filtri adotta? Necessita di manutenzione? Quanto costa? Tutte domande che speriamo vengano esplicitate presto nel sito ufficiale, perché la strada intrapresa sembra proprio quella giusta.
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