A volte una bicicletta vincente è frutto di un’intuizione fulminea: potrebbe essere questo il caso della Whistle Flame, novità assoluta nel panorama cross country e della pedalata assistita.

La sua presenza nello stand di Casa Atala è stata quasi inaspettata, anticipando i tempi pur di cogliere per tempo una tendenza che va delineandosi tra l’utenza del top di gamma elettrico, sempre più esigente e conscia di ciò che davvero ha bisogno.

Whistle Flame
La Whistle Flame nello stand Atala ad Eicma 2018 – foto Andrea Lombardo

Whistle Flame, eMTB per chi sa cosa vuole

La Whistle Flame è a tutti gli effetti una cross country, a prima vista difficile da distinguere nella sua natura a pedalata assistita.

Comunica subito un senso di leggerezza e rigidezza grazie ad un design dai profili sottili e decisi, reattivi come il comportamento che ci aspetta di sentire una volta saliti in sella.

 

In questo la Flame parla subito chiaro al suo ciclista di riferimento, che è esplicitamente un utente esperto alla ricerca di una bicicletta versatile ma precisa, in grado di sopportare un uso ben specifico.

Da questo punto di vista la Whistle Flame serba una doppia anima, duttile quando occorre ma specialistica nei momenti giusti.

Whistle Flame
La Whistle Flame nello stand Atala ad Eicma 2018 – foto Andrea Lombardo

Pedalata assistita consapevole: ecco Whistle Flame

Il telaio in fibra di carbonio, con una geometria tipica del cross country moderno, rivela subito la cura impiegata per dare vita ad una mountain bike dalle prestazioni non banali, rivolte sicuramente a chi è in grado di dominarle, oltre che di apprezzarle.

Il punto focale è che però la Whistle Flame è una eMTB: nella sagomatura del tubo diagonale è nascosto alla perfezione il motore Fazua (400 W di picco e 60 Nm di coppia), come integrata è la batteria da 250 Wh, che la rendono una bici “ibrida”.

La Flame è nata quasi come una scommessa: puntare su un prodotto nuovo, che non esiste ancora, per cogliere in tempo un trend nascenteMarco Borgonovo, R&D Manager Atala
Whistle Flame
La Whistle Flame nello stand Atala ad Eicma 2018 – foto Andrea Lombardo

Ricorro all’aggettivo “ibrida” perché, al contrario di quanto potrebbe suggerire di primo acchito, la Flame sembra essere la perfetta sintesi tra una cross country muscolare ed una a pedalata assistita.

Con la scelta del motore Fazua si hanno infatti pesi ridotti (il sistema elettrico è intorno ai 4 kg) e nessuna resistenza indesiderata oltre i 25 km/h, offrendo così un feeling ciclistico del tutto simile a quello tradizionale.

L’autonomia è, sì, contenuta, ma con il preciso intento di rendere l’assistenza alla pedalata un plus da dosare solo quando serve e non il cardine della pedalata stessa.

Whistle Flame
La Whistle Flame nello stand Atala ad Eicma 2018 – foto Andrea Lombardo

Tecnologia e tecnica per il ciclista “pro”

I dati che Atala ci ha gentilmente svelato su quella che è un’anteprima assoluta, anche all’interno della Casa stessa, connotano la Whistle Fale come una eMTB di qualità.

Fibra di carbonio T700 e T1000 a seconda delle parti, un accurato lavoro sull’orientamento delle fibre nei punti sottoposti a maggior stress del telaio – in particolare, è stata alleggerita in presenza di minori sollecitazioni, per compensare i rinforzi necessari nella zona movimento e del fodero orizzontale destro, che assorbe pedalata e spinta del motore – ed un’idea di montaggio definitivo di tutto rispetto, che comprende la forcella FOX 32 Step-Cast invece della Rhythm mostrata in fiera con escursione 160-180 mm, freni e cambio Shimano XT 1x11v (i freni a singolo pistoncino anziché doppio come nel montaggio portato ad Eicma) e, molto probabilmente, ruote DT Swiss XRC Spline.

Whistle Flame
Dettaglio della cover di motore e batteria Fazua integrati nel tubo obliquo – foto Andrea Lombardo

 

L’obiettivo finale è ottenere una bici, assemblata, che non superi i 12,5-13 kg, niente male per avere con sé motore e batteria.

Altra caratteristica molto interessante è la possibilità di rimuovere propulsore e batteria Fazua, lasciando al loro posto la sola cover per una zavorra di appena 4 etti che comprende sensore di velocità e parti meccaniche nel movimento centrale.

Inoltre, Whistle Flame monterà la nuova generazione di display Fazua, con connessione Bluetooth predisposta per dialogare con alcune tra le principali app di monitoraggio delle prestazioni disponibili su market place Android ed Apple Store.

Whistle Flame
La Whistle Flame nello stand Atala ad Eicma 2018 – foto Andrea Lombardo

 

La missione della Whistle Flame: il nuovo trend dell’eMTB

Chiacchierando con Marco Borgonovo, R&D Manager di Atala nonché responsabile dello sviluppo della Whistle Flame, è emersa una visione ben delineata del futuro orizzonte della mountain bike a pedalata assistita.

«Non abbiamo potuto fare a meno di notare che i dati di vendita dell’eMTB hardtail di alta gamma si spostavano verso il full suspended, vale a dire verso un utente sempre più “pro”, tutt’altro che principiante. A quel punto ci siamo chiesti se si fosse proprio fatto tutto il possibile in questo segmento o se qualcosa andasse ancora esplorato».

«La Flame è nata quasi come una scommessa: puntare su un prodotto nuovo, che non esiste ancora, per cogliere in tempo un trend nascente».

Whistle Flame
La Whistle Flame nello stand Atala ad Eicma 2018 – foto Andrea Lombardo

 

«Vede – ha proseguito Borgonovo – anche chi non è particolarmente allenato è facile che in pianura riesca a superare i 25 km/h. Lo sperimentiamo anche io e i miei colleghi in prima persona: l’assistenza alla pedalata, a quel punto, non è fondamentale. Anzi, su una MTB può voler dire un peso non indifferente da portarsi dietro».

«La vera differenza la si sente in uscita dalle curve, quando si necessita di ripresa e, naturalmente, oltre un certo grado di pendenza: è lì che la pedalata assistita può essere fondamentale».

Whistle Flame
La Whistle Flame nello stand Atala ad Eicma 2018 – foto Andrea Lombardo

 

Considerando che la grande maggioranza dell’utenza delle mountain bike si identifica nelle cross country e che la Whistle Flame racchiude due anime – da bici muscolare al 100% o con assistenza “mirata” – si intuisce la forza che essa ambisce ad avere sul mercato.

Una potenziale bici da gara nel settore dei nascenti circuiti e-bike, una sicura bici da “scarico” o allenamento per l’atleta o un’ottima compagna per l’amatore esperto.

La prova del mercato la si avrà probabilmente in primavera, quasi certamente ad un prezzo non inferiore a quello della versione esposta ad Eicma 2018, di 4.499,00 €.