vigorelliDi seguito tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul Vigorelli ma non avete mai osato chiederlo.

CRONOSTORIA
1935
: anno di apertura dell’impianto. Il Vigorelli sostituì nel 1934 il velodromo del Sempione che era lungo 500m, per ospitare nel ‘35 i Giochi del Littorio. Il 28 ottobre 1934, data dell’anniversario della marcia su Roma, fu inaugurato che ancora non era finito.
1943 e 1944: la pista fu bombardata la prima volta nell’agosto 1943 e successivamente il 20 ottobre 1944. La pista venne riscostruita molto velocemente e dal 1944 la pista è in abete rosso della Val di Fiemme della Magnifica Comunità. La prima finitura era in Pino siberiano.
1946: riapertura ufficiale dell’impianto dopo la guerra.
1947: primo crollo strutturale di circa 900mq di copertura del lato verso via Arona a causa di una forte nevicata. Il secondo crollo a cusa della neve risale al 1985 quando si registra il crollo quasi completo della copertura, dei tralicci di sostegno e delle travi reticolari in ferro.
1949: apre l’officina Masi, ancora attiva, che si occupa di produrre bici da corsa per chi corre al Vigorelli. Da allora l’officina Masi disegna “bici su misura” per ciclisti. Coppi, Magni, Anquetil e Merckx hanno utilizzato le sue creazioni.
1983: primi allenamenti di Moser in vista del tentativo del record dell’ora a Città del Messico
1988-89: rifacimento della copertura con struttura a travi e pilastri metallici e manto di lamiera a una sola falda
1997-98: la Mapei si occupa del rifacimento della pista nell’ambito di un importante restauro promosso dal Comune di Milano che ha interessato le facciate, gli spogliatoi e il campo centrale
2000: intitolazione dell’impianto al milanese Antonio Maspes, sette volte campione del mondo di velocità al Vigorelli a pochi mesi dalla scomparsa del campione.
2001: l’ultimo utilizzo della pista risale all’11 settembre 2001, con una gara di campionato Italiano sospesa per l’attentato alle Torri Gemelle.
2008: il Vigorelli viene usato come moschea provvisoria per la preghiera dei musulmani milanesi alla fine del Ramadan

INFO TECNICHE
La pista era lunga 397,70m (fino alla prossima omologazione) ed è larga 7,50m.
La pendenza in rettilineo è di 6,57 gradi in curva fino a 42,5 gradi.
La larghezza è di 8,43 ml.
La struttura è composta di 496 capriate ad angolo variabile con 72.000 listelli di abete rosso di circa da 48×48 mm.
Le tribune raggiungono la quota di 10,75m dal livello del terreno.
L’impianto copre 22.000 mq di cui circa 11.000 coperti. La pista copre 3600 mq circa.
Per la riqualificazione sono state usate circa 11 tonnellate di abete rosso della Val di Fiemme e 50 alberi. Sono stati ripiantumati 500 sui 3000 alberi del necessario finale del Bosco Vigorelli in val Cadino/Passo del Manghen.

IL VIGORELLI E IL CICLISMO
Nel 1935 al Vigorelli si svolgono i Campionati del Littorio e da quella data in poi è stato per oltre vent’anni la sede più prestigiosa per il record dell’ora:
1935: Gianni Olmo
1936: Maurice Richard
1937: Frans Slaats e Maurice Archambaud
1942: il 7 novembre Fausto Coppi porta il record a 47,798km battuto solo nel 1956
1956: Jacques Anquetil
1956: Ercole Baldini
1957 e 1958: Roger Rivière
A questi record vanno aggiunti il record non omologato di Jacques Anquetil del 1967 e le due prove di Francesco Moser nel 1986 con oltre 49kmh di media.
Al Vigorelli si registrano anche i record femminili.
Sono oltre 150 le migliori prestazioni mondiali ottenute da corridori singoli o quartetti di diverse categorie e nazionalità sulle varie distanze (200m, 500m, 1km, 2km, 20km, 100km).
Oltre ai record dell’ora, al Vigorelli si tengono quattro edizioni dei Campionati del Mondo di ciclismo (1939, 1951,1955, 1962) e innumerevoli sfide nelle diverse specialità, dalla velocità individuale al mezzo fondo.
La stagione al Vigorelli cominciava il Lunedi di Pasqua con una riunione che vedeva impegnati i migliori specialisti della pista e i più noti stradisti, da Maspe a Gaiardoni a Vigna. Erano presenti anche gli stayers su moto da 300 kg lanciate a 100 km/h, capeggiati da Mario Dagnoni che, unico nella storia del Vigorelli, aveva la sua cabina privata personale ed ha collaudato col figlio Cordiano l’impianto nel ’99. Oggi il testimone passa a Christian Dagnoni che sta testando la pista in vista della omologazione, con la supervisione di Francesco Moser e di Mario Bodei.
Dal 60 al 73 il Vigorelli è stato la sede della famosa scuola di ciclismo intitolata a Fausto Coppi. L’ultimo a vincere un campionato è stato nel 2000 Fabio Perego, oggi manager di famosi ciclisti.
Il Vigorelli era anche la sede del tradizionale arrivo a Milano del Giro d’Italia. Sono 23 le tappe del Giro arrivate all’interno del Velodromo. Anche il Giro di Lombardia è terminato qui per 21 volte.
Hanno percorso la celebre pista ciclisti del calibro di Fausto Coppi, Jacques Anquetil, Roger Rivière, Gino Bartali, Fiorenzo Magni, Gerrit Schulte, Ferdinando Terruzzi, Guido Messina, Vanni Pettenella, Marino Vigna, Patrick Sercu, Eddy Merckx, Francesco Moser e Felice Gimondi, solo per citarne alcuni.
Tra le sfide epiche, si ricordano quelle tra “il re del Vigorelli” Antonio Maspes e Sante Gaiardoni.

IL VIGORELLI, LA MUSICA E GLI ALTRI SPORT
Altri sport
Dal 1998, a seguito della posa del campo di erba sintetica, l’impianto diventa la sede delle squadre milanesi di football americano (Seamen e Rhinos), di cui, nel 2013, si disputano i campionati Europei proprio in questa sede
Tra gli altri sport praticati al Vigorelli si ricordano alcuni importanti incontri di boxe, il primo dei quali nel 1939, e gare di hockey su prato e di calcetto. Nel 1996 si è persino svolta una gara di Coppa del mondo di sci di fondo.

La musica
Vigorelli è anche sinonimo di musica e di rock. E’ nella storia il concerto dei Beatles del 24 giugno 1965, nella loro unica data italiana (oggi una targa all’interno del Velodromo ricorda questo storico evento), ma sono passati di qui anche i Led Zeppelin (1971), The Clash e i Dire Straits (1981), per citare solo i gruppi più prestigiosi.